1. Afflati in ufficio (prima parte)


    Data: 12/01/2018, Categorie: Etero Autore: maxita

    ... ciao…” dico un po’ imbarazzato, lei non si gira ma mi guarda riflesso nello specchio mentre si tira indietro i capelli come per vedere come le stanno in quel modo, ammicca un po’ e poi abbassa gli occhi dicendo un “ciaooo” strascinato e dolce. “Va beh io…” ed entro nel bagno degli uomini, chiudo la porta e mi rendo conto di essere a poco più di un metro da lei, in un bagno silenziosissimo. Mi sembra quasi di sentirla respirare mentre mi sbottono me lo prendo in mano, barzotto, e cerco di pisciare pensando che lei sentirà tutto. Alla fine faccio quello che devo fare con tutta la naturalezza possibile, il getto è intenso e orgogliosamente rumoroso, me lo scrollo, ma mi basta muovere appena la pelle lungo l’asta che diventa subito duro comincia a pulsare, penso: “cazzo!”.
    
    “Adesso esco, se è ancora li fuori lo considero un sì”.
    
    Apro la porta del bagno e me la trovo lì ancora davanti allo specchio, alle prese con la disposizione del rossetto, sorride in modo quasi impercettibile, e mi guarda rapida un paio di volte. E’ anche leggermente chinata in avanti per arrivare a guardarsi da vicino, io sono costretto a sfiorarla passandole dietro, compio quel movimento in modo insolitamente lento, sento che quello è il momento che aspettavo, anche perché lei a differenza del solito continua a guardare dividendo l’attenzione tra il rossetto e me. Ho quasi l’impressione che nel momento di massima vicinanza tra i nostri corpi lei spinga il bacino indietro quel tanto che basta a far frusciare la patta dei pantaloni col di dietro della gonna al ginocchio. “Scusa” le dico, ma non mi muovo di lì rimango fermo e la guardo nello specchio. Guardiamo le nostre facce, guardo il suo orecchio, la nuca, il collo. Appoggio le labbra sul collo per godermi il suo odore e intanto le premo il bacino sul culo, lei davanti ha il bordo del lavandino posizionato esattamente ad altezza clitoride. Un gemito trattenuto è il “sì” che cercavo.
    
    Continua
    
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