1. Monica


    Data: 30/08/2017, Categorie: Etero Autore: Brivido, Fonte: RaccontiMilu

    ... sguardo sul mio viso e mi sorride, lasciando intravedere un velo di malizia nel suo sguardo.D�un tratto si alza e senza dire nulla si avvia al bagno, dentro la quale scompare per lunghi minuti. Non so più che fare, o meglio, cerco di elaborare una possibile via di fuga nel caso in cui all'improvviso decidesse di alzarsi, di muoverci e di lasciare quel bar per andare in un altro posto, rabbrividendo al solo pensiero del momento in cui mi alzerò e lei vedrà lo stato dei miei pantaloni, della mia eccitazione.Ricompare qualche istante dopo ed io non posso fare a meno di guardarla. Sul suo viso trovo un leggero sorriso, diverso dai precedenti, un pò meno dolce.. Ma nei suoi occhi c'è qualcosa di diverso, che non riesco però a cogliere.Torna a sedersi davanti a me ed appoggia la borsetta sulla seggiola accanto a quella su cui si è appena seduta, infilandoci dentro qualcosa con un gesto rapido, non permettendomi di riconoscere quello che ha messo nella borsetta.Ricominciamo a parlare del passato, del quando e come ci siamo conosciuti, della lontananza che c'era stata fra di noi in quel periodo dove non ci parlavamo granché, senza che però fosse successo qualcosa di particolare per renderci così distanti l�uno dell�altra.Mentre parlavamo, il mio sguardo rimaneva sul suo viso, se non per un ...
    ... istante, quando i miei occhi tornano a ricadere lì, contro al vetro dove si riflette il suo fondoschiena.Rimango interdetto per qualche istante, sembra che il cuore mi si blocchi nel petto per lunghi istanti, che non affluisca sangue al cervello ma solo fra le mie gambe, per quanto sento il mio cazzo farsi ancora più duro e premere contro i pantaloni, tendendone la stoffa.Non credevo ai miei occhi, mi sembrava davvero un miraggio.Il bordo del suo perizoma era sparito, completamente. e la stoffa della gonna era troppo perfetta, troppo regolare e piatta perché fosse scomparso sotto alla gonna bianca. Non sapevo più cosa pensare, o meglio, sapevo cosa pensare ma non volevo crederci.Aveva fatto davvero quello che stavo pensando? O il perizoma era solo stato sistemato sotto alla gonna al riparo dai miei sguardi affamati di lei?Si stava solo divertendo a prendermi in giro? O mi stava davvero provocando? Ero caduto nella sua trappola ed ora era lei a condurre il gioco, facendomi arrivate con passi agognati ed eccitanti verso un obiettivo che non conoscevo?La sua voce mi distolse da ogni pensiero, da ogni domanda. Infatti le sue parole erano chiare: voleva uscire a fare quattro passi.Ed io ora non sapevo cosa fare, vista l'eccitazione che deformava la forma del cavallo dei miei pantaloni. 
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