1. Orgia 3


    Data: 23/01/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Tue Racconti Autore: Eliseo91, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... propria moglie senza remore, senza vergogna, senza il timore di essere sbagliati, di essere giudicati, di essere messi al rogo. Senza il timore di doversi sentire in colpa, senza quel groviglio di sensazioni al cuore che rendono schiavi della propria coscienza, che rendono le persone malvage a sé stesse solo perché hanno voluto assaggiare il frutto del peccato. Quel frutto così buono ed invitante che ha la faccia di una porca di nemmeno trent'anni che si inginocchia per succhiarti il cazzo e bere il tuo sperma.
    Come facevano tutti a fingere fosse normale, il giorno dopo presentarsi lì nella sala mensa della filiale, dopo aver scopato un po' con tutti la sera prima?
    Le sorelle bevevano il latte dalle tazze con la stessa malizia con cui probabilmente sorseggiavano lo sperma dei fratelli la notte. Tutti eravamo lì ai nostri posti aspettando una bella brioche da infilarci in bocca come un pisello, però con ripieno di crema o cioccolato , così come aveva fatto Michela la sera prima, in quel grande impeto di perversa sessualità a quattro. Michela che era schizzinosa, che quasi non mangiava il pollo con le mani per non sporcarsi le dita si era trovata inginocchiata come la più lurida delle puttane a ingoiare sperma di due maschi e a farsi sbattere in faccia il cazzo puzzolente come una ragazzina alle prime armi.
    Intorno c'era un'allegra ipocrita compagnia. Matteo e Tiziana erano arrivati di buon'ora in mensa, vestiti di tutto punto, lindi e patinato come fotomodelli da ...
    ... rotocalco. Dispensavano baci e abbracci, strette di mano calorose, pacche sulle spalle, versetto biblici di incoraggiamento. Tutti aspettavamo di finire la lauta colazione per raccontarci cosa avevamo trovato di interessante nella Scrittura del giorno, ognuno di noi era chiamato ad esprimersi pubblicamente con un commento incoraggiante, significativo, profondamente spirituale. La stessa spiritualità che aveva messo Matteo la sera prima nello sfondare il buco del culo a mia moglie Michela, lui bravo e zelante anziano di congregazione rispettato da tutti, uomo forte della filiale, uomo su cui poggiare le proprie speranze nel giorno in cui sarebbe finito tutto. Lo stesso uomo che senza candore e spirito divino aveva sborrato in faccia a Michela, l'uomo che mi aveva fatto venire nella bocca di sua moglie. L'uomo che la sera prima, svestendosi dei panni sacri dello zelante testimone di Geova si era introdotto furtivamente nel suo alloggio per portarsi Michela in bagno, spogliarla e infilarle il grosso pisello gonfio nella figa fino a farle quasi mancare le forze. Lo stesso uomo che con rabbia aveva messo il proprio cazzo tanto a fondo nella gola delle due donne che a entrambe era quasi venuto da vomitare.
    Ora era lì, come un dio, impettito in una finta e ipocrita bontà e sincerità a farci da capobranco e guida spirituale mentre come dei perversi burattini ascoltavamo in silenzio la preghiera rivolta a Geova. E mentre pregavamo ci toccavamo in mezzo ai pantaloni, perché l'unica benedizione ...