1. Orgia 3


    Data: 23/01/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Tue Racconti Autore: Eliseo91, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... che riconoscevamo come utile e Santa erano i corpi nudi e il pensiero di altri corpi nudi che ci aiutavano in questa masturbazione collettiva.
    Tiziana si era seduta vicino a me durante la preghiera, io avevo ancora in testa le sue calde tette prosperose che la sera prima giacevano tra le mie nocche, avevo ancora in bocca il sapore della sua perversa bocca, della sua lingua nel mio palato, dei suoi dentini aguzzi che come una cagna mi avevano mordicchiato il pisello e accolto il mio sperma. E mentre il marito, tronfio di splendore intonava una cazzo di splendida e maestosa preghiera, mentre tutti eravamo a capo chino, la mia mano scivolò tra le gambe di Tiziana che non oppose resistenza. Mi lasciava fare. Michela se ne era accorta, aveva sentito il mio corpo muoversi e d'un tratto spostarsi a lato. Con le mani cercai l'orlo della gonna e andai su, come un salmone controcorrente bel fiume, tra le gambe di Tiziana. Percorsi la coscia fino al punto in cui il ventre e le gambe venivano chiusi a riccio da un bel paio di mutandine. Toccai la pelle e notai con sorpresa che Tiziana non portava affatto alcuna mutandina. Si era presentata alla ...
    ... preghiera mattutina nuda sotto, con i peli della figa liberi di esser toccati. E io toccavo, cazzo se toccavo, la toccavo la tra i peli, tra le labbra carnose di quella bella patata. La toccavo e lei sentivo godeva. Il respiro si faceva affannoso mentre a capo chino cercava di rimanere concentraa sulla preghiera che il marito stava declamando in pubblico. E io a capo chino, muovendomi in sordina, nel silenzio, al buio, infilavo le mie dita nella sua passera, muovendole, masturbandola come lei desiderava. Perché non c'era cosa più eccitwnte che farsi fare un ditalino durante la preghiera pubblica del mattino, col marito a condurre l'intera filiale in armonia col creatore. Stava venendo, sentivo il calore umido del suo corpo avvolgermi le dita, con la stessa intensa dolcezza con cui la sera prima la sua boccuccia porca aveva accolto il mio glande umido e pulsante. I suoi umori, il suo orgasmo erano nelle mie dita, io come Dio avevo il potere di farle sentire il brivido innaturale della beatitudine.
    Poi arrivò un Amen all'unisono e le mie dita velocemente si spostarono dalla sua gonnellina. Ci guardammo negli occhi, complici di perversa complicità.  
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