1. Una cognata assolutamente insopportabile


    Data: 14/01/2018, Categorie: Tradimenti Autore: SebiBello

    Tutte le persone che scoprono che la mia ragazza Laura e sua sorella Mara sono sorelle scoppiano a ridere. Davvero, fatico a immaginare due ragazze più diverse: Laura è minuta, scura di carnagione, con occhi e capelli castani e un portamento estremamente elegante. Mara è invece alta, molto sportiva, bionda e con vispi occhi verde chiaro. Anche caratterialmente sono diametralmente opposte: la mia ragazza è calma, introversa, sempre profonda e tremendamente intelligente. Laura al contrario è molto impulsiva, va d'accordo con tutti e ama essere sempre al centro dell'attenzione. Nonostante queste qualità fin dalla prima volta che Laura mi ha presentato la sua famiglia Mara mi è sempre stata assolutamente antipatica (sentimento sicuramente ricambiato): abbiamo idee sempre contrastanti e stili di vita che faticano a conciliarsi.
    
    Una domenica di qualche tempo fa Laura mi invitò a cena ed io e Mara litigammo pesantemente per alcuni fatti di cronaca di quei giorni. Alzammo i toni a tal punto che Laura stessa, di solito piuttosto timida in questo genere di vicende, si alterò obbligandoci a smettere. Tra i termini più gentili con cui mi chiamò ricordo “ingenuo” e “credulone” mentre io volevo darle sicuramente della materialista e della insensibile, anche se temo di aver usato termini decisamente più coloriti...
    
    Potete quindi immaginare la sorpresa e il disagio che provai nel trovarmela sotto casa il giorno seguente, al ritorno da lavoro. Vedendola da lontano non potei fare a ...
    ... meno di notare quanto fosse bella: vestiva una gonna attillata lunga fino appena sopra il ginocchio, una camicia scollata bianca con il pizzo e scarpe lucide con un tacco di almeno 10 cm. Appena mi mi scorse mi venne incontro sorridendo:
    
    “Ciao! Ho parlato con Laura e mi ha fatto capire che forse ieri abbiamo esagerato, possiamo chiarire?”
    
    Non ne avevo minimamente voglia ma per cortesia la feci salire, mettendomi ai fornelli per preparare il caffè.
    
    Lei intanto si lamentava del caldo, cosa che odio in quanto la trovo fastidiosamente banale. Una volta servito il caffè Mara iniziò:
    
    “Comunque volevo dirti che non credevo davvero agli insulti che ti ho detto ieri, solo che quando non riesco a far capire le mie ragioni alla gente mi innervosisco. E' importante che capiate perchè ho ragione...”
    
    Con questa premessa potete immaginare come la discussione sia degenerata velocemente, io mi ero seduto sul divano e lei vagava per il mio salotto imprecando e strillando sempre di più. Ad un certo punto persi la pazienza, le lanciai la borsa addosso e la provocai, indicandole la porta:
    
    “Quella è la porta, puoi andartene!”
    
    Pensavo se ne sarebbe uscita di corsa, sbraitando e sbattendo la porta, invece prese la borsa al volo e mi guardò con una strana espressione, inclinando leggermente la tesa a sinistra. Il suo labbro superiore tremava appena percettibilmente.
    
    “Lo so è strano ma mi eccita troppo quando ti incazzi così”
    
    Io la guardai muto, tentando di dare un senso alle ...
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