1. Una cognata assolutamente insopportabile


    Data: 14/01/2018, Categorie: Tradimenti Autore: SebiBello

    ... parole che avevo appena sentito. Lei intanto mi veniva intorno slacciandosi la camicetta un bottone alla volta.
    
    “Mara che stai facendo? Non scherzare dai”
    
    Passo dopo passo si avvicinava sempre più così mi alzai dal divano tentando di evitarla. Ormai era troppo tardi: era troppo vicina, slacciò anche l'ultimo bottone continuando a guardarmi con quella espressione insolita e la camicetta cadde inerme a terra.
    
    “Mara levati, questa cosa non fa ridere”
    
    Ma mentivo, a lei e a me stesso, tentavo di spingerla via con le mani ma allo stesso tempo continuavo a stringerla tra le stesse. I miei occhi non riuscivano a staccarsi dalla sua terza abbondante, spinta in alto verso la mia faccia dal suo reggiseno bianco, mentre la mia erezione era sempre più evidente nei pantaloni. Mara intanto rimaneva zitta, con una mano sola si slacciò il reggiseno e finalmente riuscii a vedere quanto in tutto quel tempo avevo appena immaginato. Aveva un seno da dea, candido, con minuti turgidi capezzoli rosa e un piccolo neo accanto a quello sinistro.
    
    “Mi sembra che qualcuno non sia d'accordo con te”
    
    Disse toccandomi con l'indice sul pacco che mi esplodeva per l'eccitazione. Il contatto parve ridestarmi, mi venne in mente Laura e così la spinsi via con più foga. Non l'avessi mai fatto: lei era in equilibrio precario e cadde dritta per dritta, inciampando sul divano e cadendo con la faccia oltre lo schienale e le gambe sui cuscini. Stretto nella gonna e in quella posizione così innaturale ...
    ... il suo culo era qualcosa di paradisiaco: sembrava modellato nella cera e riuscivo anche a scorgere sotto la gonna un pezzo del suo perizoma nero, che contrastava meravigliosamente con quella pelle chiarissima.
    
    “Cazzo Mara scusa, ti sei fatta male?” Le chiesi mentre la tiravo su. Ma non si era fatta male, rideva, e immediatamente mi strinse a se, baciandomi il collo appena sotto l'orecchio.
    
    Credetemi, so che non ci sono giustificazioni per quello che successe dopo ma vi chiedo almeno di concedermi qualche attenuante. Provate ad immaginare le sue labbra sul collo, i suoi seni nudi contro il petto, la sua mano sul bacino che cercava strada nei pantaloni...sareste riusciti a resistere? Io no: cedetti, di schianto, abbandonandomi completamente al più selvaggio e naturale degli istinti. Limonammo come ragazzini, finendo presto sul divano: io mi sedetti togliendomi la maglietta e lei si mise in ginocchio davanti a me, liberando definitivamente il mio cazzo che sembrava essersi fatto strada da sé nei pantaloni. Senza dire una parola si chinò e lo prese in bocca, alternando leccatine sui lati a momenti in cui lo prendeva in bocca fino in fino in fondo. Era davvero una maestra del pompino e quando fu stanca iniziò a prendere in bocca le palle, segandomi intanto piano piano. Ormai ero al culmine dell'eccitazione così la presi in braccio e la rovesciai sul divano. Con foga le tolsi i pochi vestiti rimasti e rimasi piacevolmente stupito dalla sua patata: aveva solo una striscetta di ...