1. Samanta


    Data: 14/01/2018, Categorie: Tradimenti Autore: ladyspic

    ... crescendo. Io guardai l’uomo, gli sorrisi e gli dissi: “Mi pare che il tuo uccello si sia risvegliato, forse non è ancora sazio”. Che ne dici ? Ne facciamo un’altra?” E incominciai a leccargli il petto e succhiargli i ca-pezzoli che diventarono rigidi come due ceci. “Mi piacerebbe – disse – e molto anche, ma tra mezz’ora devo tornare in ufficio perché ho un appuntamento di lavoro molto importante, ma la prossima volta mi riserberò più tempo. Sei stupenda, ho goduto molto, ci vedremo ancora”. Si alzò, cominciò velocemente a rivestirsi, mi baciò con molta eccitazione ficcandomi la lingua in bocca e se ne andò. Sdraiata ed ancora eccitata pensai: ”Vittoria, aveva ragione, questo lavoro può veramente essere molto piacevole !”. Ad un tratto sentii il rumore caratteristico di un messaggio che stava arrivando. “Tutto bene ? Se vuoi ci sarebbe un altro cliente disponibile tra un ora lì dove sei. Dammi conferma…se vuoi” “Fallo venire, non è un problema” – le risposi. Ero già entrata nel giro e volevo che anche Vittoria ne fosse consapevole. Dopo un po’ mi alzai e mi preparai al nuovo incontro. All’ora concordata sentii bussare, andai ad aprire e mi trovai di fronte un uomo distinto di mezza età, che senza dire niente, entrò e mi guardò senza fare commenti. Mi chiese dov’era il bagno, si as-sentò per qualche minuto poi iniziò a spogliarsi. Io andai a sdraiarmi sul letto in attesa. Ad un tratto il mio cellulare cominciò a squillare. “Per la miseria – dissi – ho dimenticato di ...
    ... spen-gerlo”. Guardai il display, era Sergio che chiamava. Non potevo non rispondere. “Mi scusi – dissi al mio occasionale compagno- un attimo e poi lo spengo”. Presi il cellulare: “Ciao – risposi – ti devo lasciare devo parlare con mia madre, ti richiamo più tardi” . E riattaccai. “Era tuo marito?” - mi disse l’uomo. “Come fai a sapere che sono sposata?”. Lui mi indicò la fede che avevo dimenticato al dito. “Lo sa che fai la puttana ?” . “ Ma come ti viene in mente” “Non sarebbe il primo che manda la moglie a fare marchette per arrotondare lo stipendio”. “ No – dissi decisa – non lo sa, è solo stronzo, un emerito stronzo”. Stette un po’ in silenzio, si denudò completamente e mi venne vicino. “ Chiamalo – mi disse – e metti il vivavoce, voglio sentire”. “Perché ?”. “Fallo e basta” – mi intimò. Io feci il numero di Sergio e dopo alcuni squilli, rispose : “ Sei arrabbiata con me? Lo so, negli ultimi tempi ti ho trascurata, ma…il lavoro…le preoccupazioni…vedrai, le cose cambieranno”. Io lo stavo a sentire, muta, guardando l’uomo accanto a me che ascoltava; poi lui mi prese la mano e mi fece accarezzare il cazzo. “ Sei in casa? – continuò Sergio - dove ?” “ Digli che sei sdraiata sul letto”- mi sussurrò l’uomo. “Sono sdraiata sul letto” – dissi a Sergio. “A quest’ora, non mi dirai… che ti stai toccando…è così ?” Io me ne stavo zitta e guardavo l’uomo che si stava eccitando sempre più. “Digli di si” – mi impose. Il suo cazzo era diventato grosso e duro. “Si – dissi a Sergio – mi sto ...
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