1. Racconto 5- E' successo


    Data: 16/01/2018, Categorie: Etero Autore: 1945

    ... una parte una era sganciata dal gancetto e scendeva molle lungo una gamba.Avevo un reggiseno traforato nero, ma non conteneva le sue importanti e belle tette. Esse erano fuori dal reggiseno e cadevano libere.Lui guardandola dall�altra le diceva: brava la mia cagnetta, continua. Sei propria brava. Gli occhi di Valentina erano rivolti verso l�alto , interrogativi, come a spiare le reazioni di Enrico ed il suo apprezzamento.E lui la rassicurava :va bene così, continua mi piace.La lasciò fare per molto e poi con un �aiutino� la spinse di fianco spinaMise l�uccello tra le grosse poppe e fece tra esse alcuni brevi passaggi seguiti da un maldestro tentativo Valentina di fargli un approssimativo pompino.Una sola frase da Enrico : devi migliorare.Poi le disse: adesso apri le cosce ed una mano si impossessò della delicata passera. Scivolava sul pelo nero carezzandolo ,lei ansimava attendendo qualcosa che giunse : dimmi che vuoi che ti lecchi la figa.Lo guardava vogliosa e gli disse si co il movimento del capo.No, la riprese lui, dillo ad alta voce che lo vuoi. Lo so che vuoi.Mia moglie ad alta voce :leccamela e quella richiesta si potè sentire in tutta la stanza.Per lui non era sufficiente : non basta ,devi dirmi quello che vuoi; e lei :leccamela tutta, voglio sentire la tua lingua sulla mia fica dissecon una voce a me nuova.Per me era nuova anche quella sua richiesta. Ogni volta che ci provavo si sottraeva dicendo che non le piaceva ed adesso era lei a chiederlo al suo amante.Lui con ...
    ... un sorriso : così mi piaci, sei la mia troia.Si piegò baciandole dapprima i seni, più baci coprirono quelle pallide colline e non furono esenti dai baci nemmeno i capezzoli che turgidi si elevarono dritti; poi con la lingua scese sul ventre e lentamente ancora più giù. Faceva sul corpo di Valentina quello che lei aveva fatto al suo uccello.Una striscia umida accompagnò la lingua sino alla vagina. Valentina lo attendeva eccitata spingendo il bacino verso l�alto per andargli incontro ed allargando le gambe per favorirlo. Vedevo la sua vagina che pareva pulsasse di vita propria e le grandi labbra tumide già dischiuse.Enrico sollevò la testa per dirle: le tette.Era un ordine: mia moglie vi portò le mani . Carezzava e manipolava le tette e di tanto in tanto prendeva i capezzoli tra le dita e li �arrotolava ed allungava�.Aveva gli occhi chiusi e inconsciamente aveva socchiuso le labbra da dove spuntava un pezzetto di lingua. Era un�immagine viziosa ed erotica..Enrico prese a lavorarle attentamente la passera. Soffiò sui riccioli peli per farsi spazio e con le dita allargò le grandi labbra. Dapprima con la lingua giocò con esse leccando e soffiando , poi le sue labbra circondarono la clitoride e presero a succhiarla dolcemente .Mia moglie fremette spingendo la passera verso la sua bocca.Mangiala . E� tua.Non smetteva di leccare e succhiare la clitoride. Lei gemeva sotto l�incalzare del piacere. Muoveva in tondo il bacino godendo delle sensazioni provate.Aveva staccato le mani dalle ...
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