I SOGNI MUOIONO ALL'ALBA
Data: 17/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: chiodino
... labbra, la lingua scendono carezzevoli e calde, stuzzicanti e lascive lungo la spina dorsale. La mano di lui va tra le cosce, lo cerca e lo trova, lo stringe per qualche attimo per poi lasciarlo e stringerlo e lasciarlo ancora. Mi schiude le natiche, ne percorre la fessura, si sofferma più di un attimo sul buchetto a questo punto serrato. Una battaglia viene combattuta e persa. Persa da me. La paura ed una sia pur breve vita trascorsa nella irragionata certezza che tutto questo fosse impossibile, vengono sconfitte dalla lingua, carezzevole, puntuta, morbida ma prepotente.Incapace di trattenermi contraggo e rilascio lo sfintere. Mi sembra quasi di esserne aperto, dolcemente violentato. Più volte sul punto di eiaculare, ascolto il cuore battermi in gola, nel petto, squassandomi quasi, grandiosa e dolce sensazione, mentre mi sugge i testicoli per risalire verso il glande scoperto, fossi quasi un estraneo lo vedo prenderlo tra le labbra e stringerlo. Piano, molto piano, muovendo appena il capo. Il tempo si è fermato, anzi il tempo non esiste, non è mai esistito nè esisterà mai. Solo io qui ora. Il centro del mondo. Lui ed io. Il centro di tutti gli universi. Tra le sue ginocchia, il capo riverso, a serrare tra le labbra la sua virilità che mi riempie ed imbavaglia, giù fino a frugarmi la gola. Devo scostarmi o rigetto. Di nuovo stretti l'uno contro l'altro a contendeci l'aria che respiriamo...Quando, cosa è successo? Poi " è la prima volta anche per me" non capisco e non mi ...
... interessa. Seguo ubbidiente la pressione delle sue mani magiche, sono di nuovo bocconi. Di nuovo l'ansia e la paura. Temperate però da... Temperate e basta. Ecco, temperate da una specie di aspettativa. Per quanto assopita però la paura dell'ignoto è vera. Meno vera invece ogni mia ripulsa. Ogni mio :" per piacere no, non voglio, cosa penserà di me". Gli intrido il glande di saliva. Non mi prende, non mi entra dentro. Ci gioca soltanto. Lo fa scorrere lungo la riga del sedere, ogni tanto lo punta, preme un poco senza farmi male, anzi un poco, forse, poi ancora lo mette, il pene intendo, piatto nella riga stessa, vi grava muovendo i fianchi, tanto da trasmettere la pressione ed un poco il movimento al mio coso sottostante e premerlo, muovendolo, contro il copriletto. E' bello...Poi fa sul serio. Sentirai un poco male. Irrigidito lo sento premere. Un fastidio prima, un dolore cescente mentre mi penetra, lo allarga, si fa strada nel mio sedere. Protesto. Fai come ti ho detto. Spingo come per andare di corpo. Forse ha cominciato a uscire perchè ne provo sollievo, non piacere, certo. Sto per ringraziarlo, vorrei chiamarlo caro, quando spinge di nuovo, con più forza. Trattenendo a stento e con molta fatica un grido ma non un gemito profondo, mordo il cuscino. Più tardi lo troverò bagnato della mia saliva. Ora la sensazione, il timore di essere lacerato ed il dolore sono minori. Non si ferma e lentamente entra, finchè lo scroto non batte sul mio corpo ormai oppresso. Immobile, forse un ...