Nuovi tormenti
Data: 30/08/2017,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
Lorena, la mia amica sennonché pure complice m�aveva chiesto d�andare, perché un uomo che lei ben conosce ci aveva osservato assieme e pertanto voleva incontrarmi. Io ho accettato, però soltanto dopo un fitto scambio di messaggi e di telefonate, a dire il vero non ho mai ricordato d�averlo visto, eppure il calore e la passione di quella voce per poco m�accarezzava e mi coccolava oltre il telefono, dal momento che l�immensità e la profondità di quel tono apriva degli spiragli e dei varchi inaspettati nel mio animo.Io mi sono preparata con cura quasi fremendo, essendo sulle spine all�idea che quella voce avesse anche un corpo, perché sotto la doccia io m�accarezzavo come speravo forse avrebbe fatto pure lui, per questa ragione ho messo della crema e del profumo pensando all�odore della sua pelle, unito a quello della mia e a quella biancheria intima così curata, con il desiderio di farmela togliere flemmaticamente, fremendo al pensiero del fruscio che la seta avrebbe prodotto. Mi sono accarezzata ancora, pensando che lo facessero le sue mani e lentamente il suo desiderio si faceva sempre più vivo, poiché avevo la sensazione che mi potesse vedere, pensasse insensata e stupida tutta quella tensione, ma io adoravo quell�attesa, in quanto non avrei potuto farne a meno.Quelle carezze non m�avrebbero offerto la stessa sensazione se non avessi pensato a quella voce appassionata, a quella voce che colpiva e che faceva vibrare le corde del mio corpo, dal momento che credevo ormai essere ...
... mute e che invece scoprivo che potevano produrre suoni armoniosi e intonati. Un leggero tremore si è impadronito di me ancora prima di bussare a quella porta, dato che l�umidità di quel tramonto si era già a ragion veduta insinuata fra le mie gambe. La porta era socchiusa, io ho bussato lievemente, sono entrata in silenziosa attesa e attorno a me unicamente il buio. Io lo sapevo che era uno scherzo, poiché avrei dovuto immaginarlo, in quanto mi stavo arrabbiando per esserci cascata e già pensavo come affrontare Lorena contrastandola, mentre due mani salde m�afferrarono e m�attirarono addosso a un corpo caldo.Io ho sentito il suo fiato sul collo, m�ha girato e appoggiato al muro, con una mano m�ha avvolto la vita, con l�altra scostava i capelli dal mio collo e reggendoli disegnava percorsi con la lingua. Io non ho reagito, certa e convinta che si sarebbe fermato, invece lui era lì, nel buio, con la sua lingua che mi cercava, dato che potevo percepirne la sua statura, ma non riuscivo a vederne il viso. Le sue mani puntellate sul mio corpo sembravano aggredirmi e ardere, ma tanta era la delicatezza e la dolcezza di quei tocchi, visto che il suo petto s�appoggiava al mio e i nostri capezzoli che soltanto adesso si sfioravano in conclusione s�incontrarono, duri e rigonfi di desiderio, quasi a dolere. Le nostre lingue intrecciate, attorno soltanto il buio, il respiro sempre più veloce, il suo corpo sempre più appoggiato al mio, pesante, con le mie cosce sempre più bagnate.Io ...