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... schiava
Data: 19/01/2018, Categorie: Etero Autore: cpElectra18
… “Voglio essere legata, bendata e schiavizzata… Voglio godere oltre il limite.” “Sei sicura? Sicura di volere ciò?” “Sono certa” La mia richiesta lo lasciò perplesso ma carico di pensieri su come potesse svolgersi quella giornata. Il suo sorriso mi svelava la sua eccitazione, mi piaceva da morire. I nostri giochi ci trasportavano non solo con il corpo ma molto con la mente e questo rendeva il nostro rapporto un fuoco vivo. Decidemmo di organizzare un incontro per il fine settimana, purtroppo a causa di orari lavorativi non sempre potevamo vederci ma il giorno stabilito eravamo liberi entrambi e consapevoli di volerci godere al massimo. La mattina del nostro incontro non riuscii a smettere di pensare a ciò che sarebbe potuto accadere di lì a poco. Salii in macchina e dopo circa 30 minuti mi ritrovai a casa sua. “Ciao amore” Un bacio sulle labbra come segno di saluto e già mi sentii eccitata. Mi prese la mano e mi portò in camera. Luci soffuse, il letto intatto, e accanto una scatola che attirò subito la mia attenzione. Feci per girarmi per chiedere ma venni bloccata dalle sue mani che si apprestavano a mettermi una benda sugli occhi senza nemmeno darmi il tempo di togliermi almeno la giacca che portavo addosso. Mi senti trascinare di qualche passo. Poco alla volta venni spogliata e sentii bagnarmi senza che ancora nulla accadesse. Mi eccitava la situazione. Mi stava prendendo senza che io potessi sapere né come ne quando. Rimasi per qualche ...
... minuto immobile nella camera… “È questo che intendevi amore? Ti piace mia troia? Ora io sono il tuo padrone e tu sarai la mia schiava, ti farò ciò che voglio, ti scioperò come voglio, quanto voglio e farò tutto ciò che mi farà godere… Hai capito bene puttana?” “Si, ho capito” - “Rispondimi bene puttana, rispondi bene al tuo padrone” “Ho capito bene mio padrone, sono pronta, sarò la tua puttana, fammi ciò che vuoi” Sentii prima le sue mani sfiorare il mio corpo delicatamente. Poi fuoco… Con un frustino mi colpì il culo. Poi un altro e un altro ancora. Mi sentivo bruciare ma dentro di me sentivo il fuoco ardere dal desiderio. Un'altra frustata colpì la mia figa che ormai colava dal desiderio. Dopo di che mi baciò tirando i miei capelli all'indietro. Lo volevo. Volevo tutto questo e chiedevo di più. Mi buttò sul letto costringendomi a divaricare le gambe. Sentii una presa nelle caviglie. Erano manette che mi costringevano a stare aperta. Prese le mie braccia e fece la stessa cosa, ora ero sua... Completamente schiavizzata e pronta a ricevere tutto ciò che lui avesse voluto farmi. Sentii la sua lingua nella mia figa. “Puttana sei un lago. Il tuo padrone ti ordina di trattenere il tuo orgasmo, devi subire il totale piacere prima di sborrare come una troietta.” Riuscì a dire un misero sì e subito la frusta sul mio seno mi ricordò che dovevo formulare bene la risposta... “Si padrone, farò come mi chiedi tu” “Ecco, bene così troia” Già ...