1. ... schiava


    Data: 19/01/2018, Categorie: Etero Autore: cpElectra18

    ... con la sua lingua faticai enormemente a trattenere il mio totale piacere, ma volevo davvero di più e volevo fare ciò che mi era stato richiesto.
    
    Divaricata e bendata sentii improvvisamente il suo cazzo sfondare la mia figa, senza dolcezza, tutto d'un colpo, mi sbatteva e ne sentivo tutta la sua voglia.
    
    Avevo fatto io questa richiesta ma mi accorsi che il mio padrone era felicissimo di esaudirla in questo modo.
    
    “Parlami troia. Dimmi se ti piace” - “Sfondami mio padrone, fallo più forte affinché io possa essere la tua puttana”
    
    Ansimavo dal piacere, mi sentivo sbattere sempre più forte, ma ovviamente il mio padrone aveva ancora tanto in serbo per la sua puttana…
    
    Venni messa a 90 gradi e il suo cazzo ora mi sfondava il culo. Con forza. Con vera forza. Godevo come una puttana e lo stesso il mio padrone.
    
    “Hai un bel culo mia troia, rimarrei ore a scopartelo”
    
    Dopo aver scopato ripetutamente il mio culo, sentii due dita allargarmi la bocca.
    
    “Succhia il mio cazzo troia, ingoialo tutto, fammi un pompino puttana”
    
    Non riuscii a rispondere perché già il suo cazzo bagnato mi riempii la bocca. Lo sentii grosso e lo spinse fino a giù. Sentii il conato ma trattenni. Lo sentii urlare dal piacere. Godeva come un porco, il mio porco padrone
    
    Mi scopava la bocca e gli piaceva tantissimo.
    
    “Sei la mia troia schiava. Ora devi bere la mia sborra perché ti riempirò tutta”
    
    Spingeva, spingeva sempre di più. Lo sentii scuotersi dal piacere.
    
    “Sborro puttana – Sborro… ...
    ... Bevi... Bevi troia…”
    
    Bevevo con avidità la sua sborra. Mi sentii piena. Completa e forse convinta che il nostro sesso si fosse concluso così.
    
    Il mio padrone mi tenne stretta accanto a sé… La sua sborra ci teneva appiccicati... Ma dopo pochi minuti senti la sua mano nella mia figa, ancora vogliosa e in attesa del suo orgasmo.
    
    “Piccola, non mi sono dimenticato di te… Sono il tuo padrone ma voglio che tu goda quanto me e ora mi farai un dono, io ti slego, e ti tolgo la benda dagli occhi, ti darò un giochino e tu dovrai masturbarti davanti a me e godere come una puttana”
    
    “Si padrone, lo farò”
    
    Mi liberò da tutto ciò che mi immobilizzava, mi tolse la benda, e mi diede un signor Vibratore, lungo, grosso.
    
    “Giocaci troia, fammi vedere”
    
    Presi il giochino, ero troppo eccitata, dapprima me lo sparai in culo. Godevo e urlavo. Mi piaceva e pensavo a quanto avrei goduto se lo avessi messo nella figa.
    
    Così feci; nel frattempo che mi masturbavo, il mio padrone si toccava il cazzo. La scena era eccitantissima. Il vibratore nella mia figa mi procurava un piacere unico. Sentivo salire il mio orgasmo.
    
    “Ci sono mio padrone, sborro” - “Cavalca il tuo padrone troia, cavalcalo e sborra”
    
    Mi prese e il suo cazzo affondò nella mia figa… Mi sentii una vera troia… Godetti di un orgasmo lungo e abbondante… Sfinita mi appoggiai al mio padrone.
    
    “Brava piccola… Sei la mia troietta” e mi baciò.
    
    Rimanemmo a lungo abbracciati, stanchi ma fortemente appagati. Il tempo però come ...