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How nice #6
Data: 20/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: MonkeyDLuffy
Sono un misto di odio e rabbia. Si è fatto convincere con una mano nei pantaloni, non ha pensato a me, alle conseguenze, ha pensato col cazzo. Stringo la mano a pugno, e nonostante ciò vada contro ogni mio principio, gli do un pugno. Mi sono anche trattenuto. Un fiume di lacrime inizia a scendere dai miei occhi. " Sei un bastardo. Una cazzo di mano nei pantaloni basta a farti dimenticare l'anno passato insieme, a non farti pensare a me. A te importa solo scopare. Chiudo qui il discorso, sto per andare a parlare col preside, dopotutto. " gli dico, cercando pure di trattenermi. Ha un livido viola in faccia, ben gli sta. Un professore ha assistito a tutta la scena, lo sapevo fin dall'inizio. Si avvicina a me " Ragazzino, ora vai a spiegarlo a preside e prega di non venire sospeso. " fino a due settimane fa una cosa simile mi avrebbe spaventato a morte, ora sono impassibile. Ho già smesso di piangere, mi incammino verso l'ufficio del preside e entro. La professoressa spiega l'accaduto, poi si congeda. Il preside prima di giudicare va a guardare il mio registro, pagelle, voti e note, essendo una faccia nuova per lui deve capire chi ha davanti. La sua reazione è più che prevedibile. I miei voti vanno tutti dal 8 in su, ho 10 in condotta, sono pulito dalla testa ai piedi, voglio vedere cosa mi dice. " Senta, guardando il suo registro noto una totale incoerenza con ciò che è accaduto poco fa, spero si tratti solo di un caso isolato, ...
... questa volta se la cava con un richiamo, ma la prossima verranno convocati i suoi genitori. " come già detto prima, prevedibile. Esco dall'ufficio e torno in classe. La ricreazione è finita e il professore è già in classe. Non appena mi vede mi chiede " E lei dov'era? Stavo per segnarla assente. " sembra arrabbiato, ma lo zittisco subito " Ero dal preside. ". Sento i miei compagni iniziare a farfugliare, io intanto torno al mio posto e mi siedo. Marcello mi sta guardando, ha gli occhi lucidi, l'ho notato mentre tornavo a posto. " Perché l'hai fatto? " mi chiede Sara che è seduta vicino a me. " Non puoi capire, è un tale idiota. Ci sono pure stato insieme per quasi un anno... " non sembro nemmeno io a pronunciare queste parole. Lei resta in silenzio, sa davvero che non può capire cosa sto provando. Le ultime ore di lezione passano lentamente, non ho proprio niente da fare e non ho alcuna voglia di seguire le lezioni. Suona la campanella, Marcello si alza e inizia a seguirmi, mi fermo, voglio chiarire in fretta. " Che c'è ? " gli chiedo io. " Quindi... È tutto finito? " ci spera davvero che non sia così, che stupidata. " Mi pare abbastanza ovvio. " sono uno stronzo, lo so. " Si scusa, hai ragione. " mi giro una volta che ha terminato la frase e inizio a camminare, mentre lui inizia singhiozzare. Dei due sono sempre stato io quello emotivo, e sentirlo piangere in prima persona mi fa uno strano effetto. Non voglio piangere anche io, ...