La prima volta di lucas
Data: 20/01/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: MINOTAUROTERAMO, Fonte: Annunci69
Vi pubblico questo racconto così come un amico me lo ha girato.
PREAMBOLO
La signora Olga, una mite cinquantenne dei paesi dell'est, vive in Italia da una quindicina di anni quando, dopo una stagione in un hotel come cameriera ai piani rimase incinta di un bastardo che, la lascio sola con suo figlio in grembo.
La signora Olga nonostante le grosse difficoltà riuscì a mettere alla luce il suo bellissimo figlio e a crescerlo senza fargli Mancare nulla.
Ho conosciuto questa grande lavoratrice perché, vive nel mio stesso condominio dove, extra orario come operaia in una impresa di pulizie si adopera dietro piccoli compensi a rigovernare alcune case compresa la mia visto che sono uno zitellaccio come mia madre mi definisce.
Lavoro come impiegato amministrativo in una scuola secondaria dove, Olga ha iscritto il suo bellissimo "ometto" così lo chiama e, devo dire che per i suoi quasi sedici anni Lucas è davvero un uomo già ben fatto se, non fosse per l'età davvero sarei tentato di abbordarlo, è alto 175 fisico massiccio ma tonico pelosetto, capelli scuri e occhi verdi come la madre, un mix di genetica nordica e mediterranea che lasciano a bocca aperta.
I FATTI
Un pomeriggio mentre ero assorto nei miei studi, senti suonare alla porta e bussare con violenza corsi e dallo spioncino vidi Lucas che prendeva a pugni il mio portoncino apri urtato e lo vidi stravolto in un mare di lacrime, la rabbia che mi era salita aL cervello svanì, lui con voce singhiozzante mi ...
... disse:
"Aiutami, ti prego, mamma ha avuto un incidente, mi ha chiamato una sua amica".
Lo feci entrare a casa, mi infilai un paio di jeans, lo tranquillizzai e andammo in ospedale.
Per fortuna da come era stata la telefonata a quello che poi ci trovammo davanti ci fece fare un sospiro di sollievo, Olga se l'era cavata con una piccola commozione cerebrale e qualche graffio ma, i medici decisero di tenerla almeno una notte in osservazione.
La paura era passata, adesso restava il problema Lucas, dove lasciare un sedicenne visto che lei qui non ha nessuno davvero e, con molta tranquillità mi offri volontario per ospitarlo a cena e farlo dormire da me.
Salutammo e ci avviammo verso casa, Lucas era provato, per la prima volta vidi negli occhi di quel ragazzo la paura, la disperazione, stava per perdere la cosa più importante è davvero la consapevolezza lo aveva messo a dura prova.
Facemmo una sosta al centro commerciale, comperammo qualcosa per la cena e tornammo a casa, andò nel suo appartamento prese le sue cose e poi mi raggiunse.
Io nel frattempo mi ero fatto una doccia e, invitai Lucas a fare lo stesso, dalla porta della camera lasciata socchiusa vidi i vestiti scivolare sul letto, i miei occhi davanti quel corpo bellissimo restarono ammaliati, il suono del cellulare mi riportò alla realtà e dopo aver chiuso la comunicazione tornai in cucina per preparare due bistecche e patatine.
Mangiammo e ridemmo e, fatte le dieci andammo a metterci al letto, unico ...