1. L'impalatura


    Data: 20/01/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: cagnettabianca, Fonte: Annunci69

    ... quello che fosse accaduto da lì a poco sarebbe stata un’esperienza nuova ed estrema per me.
    
    Spesso subivo punizioni corporali ma stavolta essa era davvero particolare, estrema nel far soffrire il mio corpo, umiliarlo e educarlo ancora meglio all’uso del piacere maschile.
    
    Assorta nei miei pensieri attendevo la sorte che diveniva certezza quando le sue dita iniziarono ad allargare ancora di più le mie chiappe.
    
    Le sentivo insinuarsi nel mio sfintere, mi assaggiavano tastando le pareti anali … ora dentro ..ora fuori violavano quell’entrata che nonostante fosse abituata alla dilatazione, tendenzialmente a ogni tocco reagiva ritraendosi .
    
    “Rilassati Troia”!..... questa l’esclamazione che arrivava alle mie orecchie mentre un forte schiaffo si posava sulle mie chiappe richiamandomi alla collaborazione e al controllo e un suo sputo scivolava tra le natiche mentre le sue mani affondavano ancora tra le sode rotondità del mio culo.
    
    Le sue dita si insinuavano violente nel mio deretano e con forza lo aprivano provocandomi uno scossone interno come un’inondazione di calore che si trasformava in un brivido di piacere con la conseguenza immediata di un viscido fiotto, che schizzava inondandomi la fica, ma portava anche su tutte le furie il Padrone.
    
    Cagna …. sei sempre in calore!
    
    Non hai ancora capito che sei qua non per il tuo piacere ma esclusivamente per il mio?
    
    Arrabbiato decideva di battermi immediatamente per smorzare sul nascere quel minimo di piacere che avevo ...
    ... appena accennato. Il frustino di pelle nera, che avevo prima visto appeso alla parete, si poggiava con decisione sulle mie chiappe come per prenderne la mira e i colpi si susseguivano terribili e inesorabili sulla mia candida pelle facendomi pulsare e bruciare le natiche.
    
    Avrei voluto dei massaggi sul mio povero culetto mentre le lacrime salate rigavano le mie gote e cadevano sul pavimento ancora quando il Padrone decideva di sospendere quelle frustate e procedere invece all’impalatura.
    
    Non era l’ affondo di un cazzo di carne che doveva trafiggere il mio corpo e possedermi, ma un macchinario meccanico arrivato in quella casa apposta per me.
    
    “Dovrai ringraziarmi .Troia! Questa nuova punizione servirà per imparare ancora meglio il tuo comportamento nel percorso educativo per il piacere del maschio”….. questo arrivava alle mie orecchie prima che un cazzo meccanico prendeva posizione per violare il mio deretano e conquistare freddo e senza pietà il mio intestino.
    
    Umiliata e provata, ormai anche rassegnata, coinvolta e attratta in quella scelta di vita… aspettavo, mentre lui avvicinava il macchinario e prendeva la giusta misura mettendolo in moto.
    
    Con colpo preciso e secco sentivo improvvisamente un lungo e grosso cazzo freddo che con rigidità mi violentava, facendomi rimanere pietrificata.
    
    Il palo meccanico entrava dentro il mio sfintere senza ritegno, mi toglieva il respiro e senza pietà lacerava la mia carne dilatandomi.
    
    Anche se mi imponevo il rilassamento ...