1. La professoressa Francesca alla partita 1°parte


    Data: 22/01/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Francesca E., Fonte: EroticiRacconti

    -Ma che cazzo ci sto a fare qui…- Ecco cosa stava pensando Francesca, mentre era seduta in un’anonima tribunetta cadente di periferia. La risposta era semplice, Federico, il suo ragazzo aveva iniziato ad arbitrare partitelle tra squadre di periferia, ed al quarto invito ad andarlo a vedere, non aveva proprio potuto rifiutare. In realtà la professoressa oggi era in incognito, nel senso che, qualora qualcuno glielo avesse chiesto lei era li in veste di giornalista sportiva, infatti già non sono leggeri gli insulti da parte dei tifosi all'arbitro, immaginatevi cosa sarebbe successo se qualcuno avesse scoperto che lei era la fidanzata. Anche quel giorno, forse ispirata dall'idea della donna in carriera, aveva scelto un vestito niente male: con una gonna lunga, nera, ma con uno spacco notevole che saliva lungo la gamba e poi la coscia destra, una bella camicetta bianca, senza reggiseno, perizomino viola trasparente ed autoreggenti viola, con un paio di stivaletti a coprirle i suoi piedini. Mentre seguiva svogliatamente la partita e le decisioni del suo uomo, cercava di distrarsi guardando qualche bel calciatore e pur se ne aveva adocchiati un paio, le sue fantasie non l’aiutavano a rendere più piacevole questa mattinata. Ad un certo punto la sua attenzione fu attirata da un gruppetto di tifosi, tutti sulla ventina d’anni, che urlavano e tifavano più di altri ed insultavano il suo ragazzo ad ogni occasione. -Quella troia de tu moglie sta a scopà!- -Se sapessero che la troia sono ...
    ... io…- pensava, sorridendo tra sé. Lei in realtà ama il calcio ed è una grande tifosa della Roma, ma non riusciva proprio a capire come ci si potesse scaldare così tanto per una partita tra squadre dilettanti. Continua a guardarsi intorno, la partita non attirava la sua attenzione, al contrario inizia ad interessarsi ed agitarsi, quando vede uno di quei ragazzi staccarsi dal gruppo ed avvicinarsi a lei. Avrà avuto si è no 21 anni, ma, almeno agli occhi di Francesca, era già il leader di quel gruppetto. Carino, cappelli corti castani, occhi neri, bel fisico, non palestrato ma muscoloso e come ben presto vedrà anche la prof era molto, molto sfacciato. Insomma, il classico tipo che le faceva bagnare le mutandine. -Ciao- le dice il ragazzo, sedendole accanto. -Cosa vuoi…- risponde Francesca girando i suoi occhioni da cerbiatta, coperti da un paio d’occhiali da sole, di lato al fine di non guardalo in faccia e levargli sicurezza. -Mamma mia… sei sulla difensiva… non devi mica aver paura- insiste lui, con tono ironico. -Non ho paura… magari non m’interessa conoscerti- risponde con superficialità. -E perché? Non ti piaccio? – chiede il ragazzo, fingendo di essere un po’ risentito. -Non è quello… uffa, conosco il tipo… so quello che mi vorresti offrire… e non m’interessa…- -Non ne sarei così sicuro… comunque: come mai qui? Sei la ragazza di qualche giocatore avversario? O magari di uno dei nostri e non eri mai venuta? – -No, no, niente di tutti questo. Sono una giornalista, devo fare la ...
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