1. Cronache di un pompino


    Data: 23/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: BlackB

    Sono solo un ragazzo di vent’anni e come tale ho bisogno di sfogarmi. Pensavo a questo mentre sul divano cercavo un porno da vedere sul pc. Perché dovevo pensare a una cosa del genere? Perché non farmi una sega su due piedi e via? Be’ ero abbastanza alterato per come era andata la serata. Avevo invitato la mia ragazza a cena, speso un patrimonio per gli ingredienti e pregato in ginocchio il mio coinquilino di preparare il tutto e sparire prima che arrivasse lei in casa. Era andato tutto benissimo, una cena fantastica, quasi da orgasmo per quanto era buona e dopo due mesi di uscite e una preparazione così, mi aspettavo un soddisfacente finale per la serata… e niente mi aveva mandato in bianco. La stronza aveva anche preteso di pomiciare per tutta la sera, inutile dire che la bandiera era stata fieramente dritta per ore… ma ben bene ignorata, nemmeno una strusciata. Appena andata via approfittai dell’assenza del mio coinquilino per stendermi sul divano e accendere il portatile. Solitamente resto in camera mia per certe cose e cerco di evitare rumori, visto che il mio coinquilino è apertamente gay e ho paura di fraintendimenti o non so… buona educazione? Questa sera però voglio godermela e fanculo tutti. Calo le braghe? Ma no fanculo anche i pantaloni tanto sono a casa mia. Faccio partire il porno e cazzo l’attrice è proprio porca, strofino per benino il mio cazzo e guardo lo schermo. Continuo per un po’, finché non sento indurirsi e fiero guardo il mio membro. Così quasi ...
    ... totalmente eretto è già grande, peccato che quella stronza non mi dia la possibilità di usarlo… nemmeno un pompino mi ha fatto fin ora… Mentre sono lì a pensarci su sento girare la chiave nella serratura. Il più un fretta possibile chiudo il portatile e raccolgo i pantaloni coprendomi linguine. - CAZZO, ANDRE CHIUDI LA PORTA Andrea chiude la porta, uscendo… poi deve averci ripensato e riapre. - Marco torno dopo? Rido, ma dentro di me piango silenziosamente – entra cretino – rispondo mentre mi infilo i pantaloni. Visibilmente in imbarazzo ma divertito anche lui il mio coinquilino punge sul vivo -andata male la serata, eh - Quella stronza non me la dà - Te l’avevo detto, dovevi portarla fuori, scommetto che ti ha torturato Abbasso lo sguardo e noto il mio pacco premere contro la cerniera. - Non sai quanto. Andrea scompare nella sua camera e torna dopo aver lasciato zaino e cappotto. Depresso e ormai troppo a disagio accendo la TV, mentre il mio coinquilino si siede alla poltrona. Gli racconto com’è andata ma evito la parte accaduta dopo che la ragazza era andata via, anche se, sicuramente aveva intuito il tutto. - Non mi importa se ti spari una sega sul divano – butta lì - No Andre era per fare - Non ci credo che non ti va – continua… e la miseria se aveva ragione, ormai ero lì col cazzo in mano. Ride lo stronzo e appena finito mi guarda beffardo e senza abbassarsi i pantaloni esce il cazzo. - Oh, ma che fai? - Sono a casa mia, non posso? - Non davanti a me - Tu prima lo stavi ...
«1234»