1. Chagall


    Data: 31/08/2017, Categorie: Trans Autore: Diana Morgan, Fonte: RaccontiMilu

    Tanto per cambiare, pioveva. Isabella iniziava a detestare quella città. Non c'era giorno che rincasasse senza almeno un calzino bagnato. Quel lunedì in particolare era uscita piuttosto presto (doveva consegnare il secondo capitolo della sua tesi di laurea) e un timido sole l'aveva decisamente ingannata sulle condizioni meteorologiche che avrebbe incontrato durante la giornata. Non aveva l'ombrello, era lontana dal gelido appartamento che condivideva con altre due studentesse (una di filosofia, l'altra di farmacia; Isabella studiava storia dell'arte) e, ciliegina sulla torta, si era appena ricordata che era sciopero dei mezzi pubblici."Non ci posso credere...", disse tra sé e sé sorridendo sarcasticamente.La situazione pareva in effetti volgere al fantozziano, quando Isabella si ricordò di non essere molto distante dal piccolo museo di San Matteo, e che la mostra di Chagall, per la quale aveva ricevuto dalla professoressa di storia della critica d'arte un biglietto omaggio, doveva essere già iniziata. Senza ulteriori esitazioni imboccò la prima stada sulla destra e proseguì verso l'edificio verde in fondo alla via...."E poi, 'la felicità non è felicità senza una capra che suona il violino!'""Ahahahahah, ma è Notting Hill!"I due ragazzi accanto a lei, a giudicare dal tempo che dedicavano a ciascun quadro e dal continuo ridacchiare, non parevano aver molti altri collegamenti col pittore russo ad esclusione della nota battuta pronunciata da Hugh Grant nel film che lo vedeva ...
    ... protagonista insieme a Julia Roberts. In generale, lo sparuto pubblico del martedì pomeriggio non dava l'impressione di apprezzare la mostra quanto Chagall avrebbe meritato. Le deliziose scenette di vita quotidiana nella comunità ebraica del primo novecento non ricevevano neanche la metà dell'interesse prestato a disordinati quadri dallo sfondo blu.All'improvviso, l'attenzione di Isabella fu catturata da una figura alta e nera che la precedeva di pochi passi. Si avvicinò discreta e cercò di sbirciarle il volto. Un certo non so che l'aveva incuriosita: forse le mani giunte, forse la statura molto elevata della sconosciuta. Si era fermata di fronte ad un piccolo, colorato quadretto che raffigurava un violinista e sembrava che piangesse. Sorpresa per quella reazione insolita, Isabella continuò a fissarla. La ragazza si voltò e sorrise dolcemente."Ho la lacrima facile, non posso farci niente" disse quasi giustificandosi."Scusami, sono stata molto indiscreta. Ma sono contenta di vedere che c'è qualcun altro che non è venuto solo per aver visto Notting Hill."L'altra rise piano, gli occhi ancora umidi, luminosi, incantarono Isabella."Isabella, studentessa di arte al secondo anno", disse tendendole la mano."Marta", rispose la ragazza ricambiandola con una stretta forte e decisa.Se qualcuno le avesse osservate in quel momento avrebbe giudicato la scena alquanto insolita: entrambe erano more, entrambe vestite di nero, ma non avrebbero potuto essere più diverse: Isabella piccola e ...
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