Chagall
Data: 31/08/2017,
Categorie:
Trans
Autore: Diana Morgan, Fonte: RaccontiMilu
... infreddolita, con un cappottino molto stretto e le ballerine ai piedi, Marta alta e spigolosa, con un ampio giaccone di foggia maschile e stivali di pelle."Senti, io ho finito da un po' di vedere la mostra e credo che fuori ancora piova, ti va un caffé nel bar del museo?"Isabella annuì meccanicamente, senza togliere all'altra gli occhi di dosso neanche per un attimo e senza neanche considerare che lei la mostra aveva a malapena iniziato a visitarla. C'era qualcosa che la incuriosiva e la attraeva in quella sconosciuta alta e bruna. Si allontanarono dunque dal suonatore di violino e in silenzio si diressero al piano di sotto...."Medievale? ma sul serio? Non credevo ci fosse ancora qualcuno che studiasse storia dell'arte medievale!""E invece c'è!"Isabella aveva finalmente ritrovato il colorito, stringeva il caffé d'orzo davanti a sé e non riusciva a capacitarsi del fatto che stesse flirtando con una ragazza."E tu di cosa ti occupi? Insomma, cosa studi? Se studi... ecco...""Io? Io... scusami un momento."Marta si alzò di scatto, come distratta da qualcosa - o qualcuno - e si diresse verso il bagno. Isabella se ne restò seduta con la sensazione di aver detto qualcosa di sbagliato. I minuti passavano e Marta non tornava. Si fece coraggio - un coraggio per lei insolito - e andò verso il bagno....Seduta nel bagno, il gomito sul ginocchio, il mento nel palmo, non riusciva a spiegarsi perché fosse stata "scaricata" in quel modo. Marta non era in bagno. Doveva essersela svignata, e ...
... probabimente la colpa era sua, che l'aveva annoiata a morte. Tirò lo sciacquone, si agganciò i pantaloni e uscì per andare a lavarsi le mani. Dallo specchio del lavandino gli occhi grandi incorniciati da un leggero rigo di kajal di Marta la fissavano. Quest'ultima si voltò di scatto, e impulsivamente la baciò, costringendola ad arretrare nel bagno dal quale era appena uscita. Isabella, al contatto con il corpo caldo di Marta, trasalì: era un uomo, la protuberanza nei pantaloni di "lei" che le premeva sul basso ventre era assolutamente inequivocabile."Come ti chiami?", le chiese accendendosi di un desiderio tanto forte quanto inatteso."Andrea", rispose lui continuando a baciarla e scostandole i capelli dalla fronte.In un attimo la sollevò e le gambe di lei gli circondarono il bacino. La spinse contro una parete sganciandosi i pantaloni e in un attimo il suo membro rosso, dritto e vibrante come un arco di violino andò a strusciare il cavallo dei pantaloni di lei, che era già umido e trepidante. Glieli sfilò e si sedette sulla tazza dopo aver abbassato il coperchio, invitandola ad accomodarsi sulle sue gambe. Isabella gli circondò il collo con le braccia e si abbassò lentamente, impalandosi su di lui centimetro dopo centimetro, assaporandone ognuno come una conquista di piacere e pienezza. Lui gemeva debolmente, guardandola negli occhi, e ogni istante che teneva lo sguardo fisso era un'iniezione di calore dritta al cuore e al punto più interno del corpo di Isabella, dove la punta ...