1. Sulla nave


    Data: 27/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: jolie, Fonte: RaccontiMilu

    ... ora�.Adoravo procurarle il pianto per poi poterla coccolare e vezzeggiare a lungo..le mie contraddizioni..Lentamente la piccola imparò a non protestare,ma non parlava quasi più..sapevo che mi odiava,ma quanto invece io l�amassi lei,bambina,non riusciva a capirlo e sopra ogni altra cosa,come molti,non ne comprendeva il modo. Avrei posto il mio cuore,appena strappato dal petto e ancora pulsante,nelle sue adorate manine,avrei dimenticato di essere un uomo e divorato le carni di chi avesse soltanto accarezzato l�idea di toccarla..per lei,solo per lei.E quel giorno arrivò.Il ricordo di quella notte torna angosciosamente e dolorosamente in superficie dal baratro della mia memoria.La bandiera nera della nave nemica si contorceva infuriata contro le sferzate di un vento gelido e inclemente. Eravamo veloci nella nostra fuga disperata..ma non abbastanza. Un�orda di uomini ,rigettati anche dall�inferno,assaltò la nave con alte grida di auto incitamento. Urlavano come bestie affamate. Io ,dopo essermi lanciato,con la disperazione nella gola,a chiudere a chiave Cathy nella mia cabina ,tornai in coperta a sbraitare ordini alla mia ciurma smarrita. Lottavo con la preoccupazione per la mia piccola fanciullina e spinto dal desiderio di proteggerla affondavo ,con furia cieca , la spada nelle carni dei nemici. Intorno a me corpi feriti,volti deformati dalla rabbia o dalla paura,immagini terrificanti e purtroppo familiari.La vista del sangue alimentava la mia ferocia,menavo fendenti,terribili ...
    ... e mortali,in tutte le direzioni.Non era la furia orgogliosa in difesa della nave,io stavo massacrando e trucidando il pericolo che franava in direzione del mio piccolo tesoro.Se si fossero accorti di lei,non avrebbero sicuramente esitato a portarla via..una femmina in mare è un bottino ambito.Cruore ovunque,membra squarciate e scorticate dal ferro,grugniti..l�aria intorno a noi era pesante e irrespirabile,satura di suoni e odori innaturali.Mi stavo presentando con valore e così i miei uomini. La battaglia stava volgendo a termine,miracolosamente in nostro favore. Li stavamo respingendo verso la loro nave e rassicurato da questa realtà decisi di placare un momento l�ansia che mi stava straziando l�anima. Corsi veloce verso Cathy..porta della cabina aperta,vetro frantumato..Le urla disperatissime della mia,mia..Un baratro sotto il mio sterno,un affondo di angoscia e vertigini.Ancora oggi non so ricordare cosa dissi. Vagamente torna alle orecchie della memoria un urlo selvaggio,roco,animale e il nome di lei scagliato nell�aria a riempirla della mia furiosa paura: �Cathrine!!�.Non era la mia ragione a governare sul corpo sanguinante e stremato che appesantiva l�idea dell�azione.La mia Psiche vittoriosa,la mia foga irrazionale si gettò sull�uomo che sovrastava mia figlia. Questo,le stringeva i lievi capelli e con mano indelicata le strappava le vesti,spingeva il suo piacere contro il tenero e indifeso corpo che si dibatteva inutilmente sotto di lui.Un affondo,urla..la mia rabbia ...