1. Il peccato originale.


    Data: 27/01/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    Io sono solo un cantastorie. Dedico questo racconto a Cigno, sapendolo come me un appassionato e ammiratore di Tarantino. Molti si fermano a guardare la salsa di pomodoro spacciata per sangue come fosse il classico dito ignorando la luna. Dimmi... Cigno che eri tu Gaia Libera. Ammettilo e chiudiamo qui questa cosa. Mi sta tormentando non saperlo. ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Ognuno ha un angolo buio dentro di se. Non scuotere la testa, anche tu che mi leggi ne hai uno, li hai riposto le cose che vuoi dimenticare. Certo! Se sei fortunato, hai persino dimenticato di averlo l’angolo buio! Forse il mio angolo è strapieno, visto che ne esce di tutto, ma tutto sopporto ma questa cosa… NO! Carthago… mille vite fa. Bari è morto, si è sparato. Ho visto farlo un attimo prima di mettersi in bocca il vecchio revolver mi parlava… poi… il suo cervello sparso sulla parete dietro di lui. Una macchia di materia cerebrale e sangue, tanto sangue! E l’odore di cordite! E l’odore di morte! E’ terribile l’odore della morte… Non lo si dimentica mai… Ora… è qui da me la sua donna, abbiamo seppellito il suo corpo oggi, noi due soli piange Conchita, piange ma è senza lacrime… non ne ha più. Mi racconta di Bari. Che uomo Bari! Poco meno di due metri e l’animo di un bambino la sua innocenza… la sua fiducia mal riposta nel mondo! E’ stato truffato… Bari. Ha lasciato un paese, il suo, per cercare una nuova vita ed ha trovato la morte, la morte per disperazione. E’ bella Conchita. E’ una ...
    ... mistique, in lei si intuiscono innumerevoli travasi di DNA, il bianco, il nero, il giallo. E’ un capolavoro della natura, Conchita. Non mi chiede nulla, Conchita, ma una cosa farò, è già deciso. Voglio la vendetta. Ora lei vuole consolazione. Donna vieni… ricordiamo assieme il tuo uomo, io so la maniera! Ti insegno cosa usare per far svanire il dolore e la pazzia della mente! Il sesso... Conchita! Il sesso... anestetico il sesso... come un momento di oblio il sesso... come passaporto temporaneo per il domani! Per questa notte... Conchita! Domani torneremo a soffrire. Dammi la bocca... Conchita! Sei bella… bella! Non giudicate! Lui è morto e noi siamo vivi! Vivi… vivi… vivi! Perdio!!!! Vieni… fatti spogliare, ti voglio nuda! Ah… il tuo seno, Conchita! Le tue mammelle piene… sode! Le tue areole, Conchita, due medaglioni color della cioccolata e i tuoi capezzoli? Due ditali, lunghi e grossi… rigati. Ah… mettere il viso nella valle fra le due colline. Non so parlare d’amore, Conchita, io ho perso quelle parole. Apri le cosce, Conchita! Inarcati, Conchita! Ah… il tuo scrigno, Conchita! Quelle labbra gonfie, scure, l’interno… corallo puro! Il tuo clitoride? Grosso quanto la punta del mio mignolo, lucido… sensibile. Lo senti, Conchita? Senti come cresce il desiderio? Come diventa frenesia? Fammela baciare, Conchita, lascia che appoggi le mie labbra, che la mia bocca possa suggere il tuo miele, fatti baciare, mordere, succhiare! Aprila, Conchita, aprila con le dita dai! Fammela vedere, fammi ...
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