Frugando Tra i Rifiuti (M-f, NC, Slavery, ChastityBelt, Chains, Abuse, Tort)
Data: 31/08/2017,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Altro,
Autore: Kray, Fonte: RaccontiMilu
... a soffitto regolata in modo che non potesse sdraiarsi. Spesso Sonia poteva arrivare a sedersi sulla branda, ma c�erano giorni in cui il Padrone regolava la catena ancora più corta, così da obbligare Sonia a stare in piedi per ore e ore� A desiderare il Suo ritorno.Nella cella di Sonia inserito nella parete, dietro un vetro di protezione c�era uno specchio, largo solo 30 cm, ma a tutta altezza, che Lui aveva messo lì affinché Sonia, vedendosi sempre incatenata fosse sempre cosciente della propria impotenza, ma � quello specchio era lì anche per permettere a Sonia di ammirare la perfezione del proprio asservimento.A Sonia tornavano in mente quelle foto di bellissime modelle inguainate con finimenti di cuoio e pellicole aderenti che le era capitato di vedere casualmente su alcune riviste o sul PC. Erano indubbiamente eccitanti, anche se era una chiara messa in scena, anzi Sonia le aveva trovate belle proprio in virtù dell�evidente messinscena. Modelle truccate di tutto punto, costrette da legacci volutamente lenti, che avrebbero potuto sfilarsi senza alcuno sforzo in qualunque momento. Ma quella figura nello specchio che adesso poteva e doveva osservare ed ammirare per giornate intere no! Lei non poteva sfilarsi le cinghie, né il metallo o la vetroresina che le imprigionavano il corpo con grande fastidio.Quella povera ragazza nello specchio, truccata e profumata con perizia e gusto, quella povera ragazza non poteva scegliere se non di stare lì, appesa alla catena che calava ...
... implacabile dal soffitto della cella, per tutto il tempo che piaceva al suo Padrone. La sua figura non era semplicemente esaltata da quelle cinghie di cuoio nero, da tutte quelle borchie e lucchetti luccicanti, dai tacchi alti, come era per le modelle delle foto. No: le cinghie nello specchio erano tese, tese su quel corpo imprigionato, e ne contorcevano le braccia, ne costringevano le gambe, ne opprimevano l�intero inguine, tentavano di affondare nella carne indifesa, rimodellandone le forme, sollevandole, esponendole. E tutti quei piercings erano profondi, pensati per controllarla, non per adornarla, specialmente quello al naso, che faceva sentire Sonia come una mucca nel recinto, ed a cui il Padrone adorava talvolta appendere un penerino colore rosso acceso che oscillava sulle labbra di Sonia per intere giornate e che risaltava in quello specchio come un fanalino. E Sonia, sola per interminabili ore davanti a quello spettacolo, non poteva più smettere di pensare che quelle cinghie crudeli migliorassero quella figura nello specchio, rendendola più sexy di tutte quelle ragazze delle foto, che forse in assoluto erano anche ragazze più belle di lei, ma che per certo erano anche meno vere, meno impotenti, meno libere di obbedire, e senza un vero Padrone. � Sto IMPAZZENDO !!!! Mi sta facendo impazzire !!!Nella cella c�erano anche un piccolo Water ed un piccolo lavabo, che Sonia poteva usare anche indossando la cintura di castità, o con le mani incatenate, grazie a speciali comandi ...