1. Il branco dei lupi perversi


    Data: 28/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    Ero stato per anni un Lupo solitario. Un predatore tenace, astuto e instancabile. Avevo affinato le mie arti. Avevo imparato a conoscere meglio le mie prede. A conoscere me stesso. Nel tempo ero diventato man mano più esigente. Sul piano fisico, certo, ma soprattutto quello mentale. Ormai libero dalla “fame” desideravo sempre più saziarmi di emozioni. Fino al punto, incredibile!, di dire no qualche volta. Avevo trovato insomma la mia strada, il mio sentiero nel bosco innevato. Non temevo alcun altro predatore, e mi sentivo davvero un alpha. Riuscivo a decrittare ogni vibrazione delle mie vittime, quello che dicevano, quello che intendevano.
    
    Avevo imparato la regola fondamentale: non dare a una donna quello che chiede, dalle quello di cui ha bisogno. Questa golden rule vale in ogni ambito della relazione uomo donna, ne sono convinto. Io mi limitavo ad applicarla in un ambito bel ristretto e specifico.
    
    Il mio morso era diventato più profondo, fino all’essenza più intima della donna. E i miei incontri sia con singole che con coppie diventavano sempre più interessanti. Perché il cambiamento parte sempre da noi stessi. Il mondo cambia di conseguenza. Essere un Lupo solitario non mi pesava. Troppe volte ero stato deluso da compagni di merende più o meno improvvisati. Non riuscivo ad essere allineato con loro. Non avvertivo il feeling. Avevo ripreso il mio sentiero da solo. Eppure una nuova dimensione stava aprendosi a me.
    
    Lentamente, tassello dopo tassello, incontro dopo ...
    ... incontro, selezione dopo selezione, un puzzle stava prendendo forma.
    
    La forma inconfondibile del Branco.
    
    Senza neppure averlo cercato ero diventato un catalizzatore di energie. Ancora una volta fu la mia (ex) allieva a farmelo capire. Amelie, la mia allieva, era legata a me indissolubilmente. Il soprannome di Mr. Ottovolante me lo aveva attribuito lei. Per superficialità e un pizzico di vigliaccheria avevo rischiato di perderla mesi prima. Avrebbe potuto essere una delle tante donne che mi ero lasciato alle spalle. Ma il destino non voleva questo per noi. Ci riavvicinammo, come se fossimo 2 calamite. Un centimetro alla volta ci riavvicinammo. Non avevo capito la profondità del suo amore per me. Non potevamo staccarci. Il nostro rapporto si era evoluto, anche grazie a quella rottura. Era più maturo e profondo. Capivo meglio tante cose. Era la donna a cui più di ogni altra avevo permesso di guardarmi dentro. Imparavo ogni giorno da lei e la profondità delle sue parole mi stupivano ogni volta. Non eravamo più legati in modo esclusivo. Ci eravamo dati libertà, pur soffrendo di gelosia. Il mio rimedio era di non voler sapere. Il suo era di assaporare la sofferenza di sapere, invece. Esiste forse un modo giusto di vivere la gelosia?
    
    L’allieva ed io siamo stati il nucleo centrale del branco. Abbiamo capito assieme cosa cercavamo e il tipo di persone che avremmo voluto nel nostro gruppo. Persone con lui ci fosse davvero un livello di connessione altissima. Persone con cui non ...
«1234»