1. UFFICIO E ALTRO


    Data: 28/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    Questo racconto &egrave dedicato ad un� utente del sito.Giada spense il computer e rimase un attimo a fissare la sua faccia riflessa nello schermo. Si rassettò i capelli,dette una sistemata alla camicetta e si alzò dalla scrivania. Indossava un completo grigio,scarpe basse e comode ma eleganti che aveva comprato a Londra il mese precedente,una camicia bianca di lino e si sentiva stanca. Aveva lavorato tutto il giorno e in ufficio non era rimasto praticamente nessuno. Da dietro sentiva provenire il rumore dell�aspirapolvere di Janis e davanti a sé,qualche metro oltre la porta,vide la figura di Gioacchino,l�altro addetto alla pulizie. Prese la borsa e lo spolverino. Fuori si era alzato il vento e nubi grigie correvano verso la città,l�estate pareva essere finita.Percorse il corridoio dell�ufficio e superò Gioacchino intento a pulire per terra. �Buonasera� disse distrattamente,quasi a fil di voce. �Buonasera,signorina� rispose quello con voce alta e poi rimase a fissare il culo della donna che lo oltrepassava e procedeva altezzoso e preciso verso la zona centrale del piano.Giada scivolò lungo il corridoio centrale,le luci erano più basse e accese solo con il ritmo di 1 ogni 2 e si diresse verso gli ascensori. Le capitava spesso di rimanere in ufficio fino a tardi,era una che non amava,come altri suoi colleghi,ritrovarsi con scadenze imminenti. Meglio un�ora in più ogni giorno che l�ansia di una consegna in ritardo con il fiato sul collo di quel mastino di Franco,il ...
    ... direttore.Oltrepassò proprio la porta del direttore e proseguì verso quella della vice,Angela,infine fu sul lato dei vari,vecchi,dirigenti. Affrettò il passo e pensò che aveva voglia di una sigaretta e,una volta a casa,di un bagno caldo. Sì un bagno caldo era quello che le occorreva per rilassarsi,stirare i muscoli,farsi sciogliere le tensioni.Sentì aprire una porta dietro di lei. Un brivido le corse lungo la schiena. �Chi era rimasto ancora in uff�?�Una mano decisa l�afferrò alla schiena,un braccio le passò attorno al collo,era presa,si sentì trascinare dentro una porta,fece un po� di resistenza,cercò di mollare un calcio alle gambe dell�assalitore,ma non ci riuscì,pensò allora di gridare,ma non fece in tempo:la mano che le teneva la schiena era passata alla bocca e le impediva di urlare. Morse la mano ma non abbastanza forte. Era dentro la stanza. Buia. Con i bracci liberi cercò di colpire il suo assalitore,ma venne immobilizzata in un attimo,finì contro la scrivania,qualcosa cadde a terra e si ruppe,ancora quelle mani forti la tennero e fu spinta con durezza sopra la scrivania. Non sapeva cosa fare,era nel panico. L�uomo stava strattonando la gonna. Tirava. Cercò di voltarsi,ma lui la bloccò,la spinse verso il basso e ordinò: ZITTA!Brividi di paura le correvano lungo la schiena. L�uomo cercava di buttarle giù la gonna. Provò a scrollarsi,dibattendosi. Inutilmente, ancora una volta fu spinta verso la scrivania. NON MUOVERTI.Lo colpì al fianco con una gomitata. Quello tossì�fanculooo.. ...
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