La Mia bella addormentata
Data: 29/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: iprimipassi
I miei occhi si aprono, trafitti dal primo raggio di sole del mattino. Intorno a me, per un momento, è tutto bianco. Una luce intensa rapisce il mio sguardo per alcuni istanti, prima di diradarsi rivelando il mondo circostante. Le pareti giallo ocra e gli arredi semplici ed essenziali mi rassicurano circa il luogo del mio risveglio. La mia stanza da letto, la stessa nella quale mi sono destato quasi ogni giorno negli ultimi sette anni.Un solo frammento di novità si inserisce nel puzzle della routine, ed è il morbido e sensuale corpo sdraiato accanto al mio. L�essere entrambi nudi mi permette di percepirne l�intenso calore e la sua pelle premuta contro la mia mi regala brividi non certo dovuti alla mite temperatura di un�alba di fine estate. Simili sensazioni risvegliano presto i ricordi della sera precedente. Un primo incontro progettato e realizzato in un batter d�occhio, un aperitivo che sarebbe dovuto essere il preludio ad una cena e che, invece, arricchito da risa, chiacchiere ed una complicità innata, ha preceduto solo ore di passione, nella quale due anime si sono scoperte, esplorate, assaggiate, godute appieno, senza freni né tabù.Ora sei lì, supina accanto a me, vulnerabile come non mai, con i tuoi occhi grandi e vispi serrati dietro due palpebre sottili, le labbra semichiuse scosse solo dal tremito causato dal tuo flebile respiro addormentato, e i tuoi ribelli capelli castani scompigliati disordinatamente attorno al tuo viso, solare e delizioso seppur privato, dal ...
... sonno, del tuo sorriso contagioso e impertinente.Mi sporgo, e sfioro appena le tue labbra con le mie. Poi, il mio sguardo si posa ancora su di te. Il lenzuolo ti copre fin sopra il petto, lasciando esposto il tuo collo tirabaci, le tue spalle da mordere e quel neo, appena sopra l�attaccatura del seno sinistro, che sin da subito ha attirato la mia attenzione e reso ingestibile il mio desiderio di possederti. Con le dita ne disegno il contorno, mentre con le labbra ti sfioro delicatamente il collo. Ho quasi timore di svegliarti, la situazione ha un�aura di magia tale che spezzarla mi apparrebbe un sacrilegio. Eppure, non posso fare a meno di percorrere il tuo sterno con la bocca, fino a raggiungere ancora quella piccola imperfezione marroncina. Ne avverto chiaramente i bordi con le labbra.La mia mano, intanto, scosta appena il lenzuolo, quanto basta per liberare il tuo seno dal velo di cotone che lo ricopriva. Con le dita lo sfioro tutt�intorno. La tua giovane pelle è soda e morbida. Premo blandamente il piccolo capezzolo sinistro e lui sembra prendere consistenza sotto il mio tocco. Inizia ad inturgidirsi. Lo schiaccio appena tra le dita, mentre con la punta della lingua stuzzico l�altro. Dopo solo una manciata di secondi entrambi puntano come chiodi verso di me. L�istinto di afferrare e stringere a piene mani le tue invitanti mammelle è frenato solo da quello di non farti ancora attraversare il limbo del passaggio tra il sonno e la veglia.A fatica, mi stacco da quelle rosee ...