1. Proprio tu, mettiti comoda e inizia a leggere.


    Data: 16/08/2017, Categorie: Etero Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    ... ti massaggia la figa fradicia e ne infila due dentro.
    
    Ma anche tre, forse, potresti provare ad infilarle adesso, su quel divano, perché ti immagino eccitata e abbandonata, con la voglia di strofinare la clitoride, di fotterti la figa con le dita, o con altro.
    
    Prendi fiato, rallenta ancora un po’. Pensa, per un attimo: preferisci le dita o un giocattolo? Non so chi sei, non ancora. Non so se hai giochi: se li vuoi, prendili, è il momento giusto.
    
    Se hai preso qualcosa, rispondimi, nei commenti, mi piacerebbe saperlo.
    
    Ti lascio libera, ora, fossimo nella stessa stanza non mi priverei del piacere di torturarti a lungo, ma qui, senza sentire umori, odori, sapori, suoni, beh… puoi ancora essere libera di toccarti come vuoi, di lasciarti andare, di infilare il tuo dildo, il vibratore, di spingere, o di massaggiarti con le dita o con l’hitachi la clitoride calda, bagnata, tesa come la immagino e come vorrei leccarla e massaggiarla poi con il glande.
    
    Prima di entrarti dentro, profondamente e di colpo, e di iniziare a scoparti forte come stai immaginando fare a turno, all’uomo del vino e al ragazzo della coppia, con lei che lecca, massaggia, tocca, bacia, senti mani, cazzi, umori, odori, suori, senti tutto, addosso.
    
    Coli, quasi mentre senti il piacere avvolgerti e la fantasia volare, scivolarti addosso come le dita o gli oggetti nella figa calda. Ora, con le dita bagnate, inizia a massaggiarti l’ano, lentamente, fai scivolare appena la prima falange, so che ...
    ... entra, sei così bagnata.
    
    E la fantasia riparte, e senti l’uomo dietro di te, il ragazzo sotto, la donna davanti, e li senti entrare dentro, insieme, riempirti completamente, figa e culo, si muovono in sincrono entrando e uscendo, a colpi forti, ritmici, potenti.
    
    E tu lì ora ti stai masturbando, forte, intensa, l’orgasmo vicino ad arrivare.
    
    Immagino i tuoi tacchi che fanno da confine alle tue gambe spalancate per lo spettacolo del tuo piacere solitario, con mani o giochi, e il tuo ansima sempre più profondo che ti avvicina al piacere, che sento lì, sul confine, che sta per esplodere.
    
    Fossi qui, ti fermerei. Fossi qui, giocherei con il tuo orgasmo, ancora.
    
    Ma ti lascio immaginare la donna sotto di te, a leccarti, mentre sei in ginocchio e giochi con i loro uccelli, e li fai esplodere e mentre quasi senti lo sperma caldo invaderti il viso e le labbra, godi su quel divano solitario, mentre li senti quasi pulsare in bocca e senti la lingua di lei tormentarti e torturarti esplodi ancora e ancora e ancora, gridi sola, tremi quasi sotto i colpi di un piacere che non immaginavi arrivasse, questa sera, da sola, sul divano.
    
    Lascialo scivolare, il piacere, lasciati avvolgere dalle parole, dagli odori, dai suoni, mentre ti senti ancora sporca di sborra, una sborra che dalla fantasia ora vuoi portare alla realtà, che l’orgasmo di questa sera, di queste parole, non hanno fatto altro che fartene volere altri, ed altri ancora.
    
    Sei nel posto giusto, per proseguire, per ...