Storie di vita vissuta 2 - La festa del paese
Data: 02/02/2018,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Autore: Cla8888, Fonte: xHamster
... Notavo una certa complicità tra noi due, come se entrambi covassimo un desiderio. A un certo punto, forse col coraggio datomi dalle birre che avevo bevuto, approfittai di un po’ di ressa tra le bancarelle, le andai contro, mi appoggiai a lei e glielo feci sentire per un attimo. Lei non si sbilanciò: si discostò, ma mi mise una mano sul pacco per allontanarlo… tenendola un po’ troppo sopra. Lo sguardo da maiala con cui mi fulminò era il segnale di via libera.La mia compagnia poi prese un’altra strada e quindi dovetti allontanarmi da lei. Le scrissi subito un messaggio “Ti vuoi divertire stasera o è una mia impressione?”. Lei rispose “Trova una scusa e troviamoci davanti al municipio”. Salutai i miei amici e mi incamminai per la piazza. La aspettai per qualche minuto e lei arrivò. Due convenevoli e tagliò subito corto “I miei sono via, ho casa libera… sempre se hai voglia” “Non ti rispondo nemmeno” dissi ridendo. Montammo in macchina e mi guidò verso casa sua, situata fuori dal centro. Una bella villetta in cui non ero mai stato prima. Eccitatissimo percorsi il vialetto prima di entrare in casa. Che sensazione magnifica quando hai l’adrenalina a mille perché sei certo di quello che accadrà una volta chiusa quella porta.Non mi diede nemmeno il tempo di guardarmi in giro: mi prese la mano e mi portò dritta in camera. Letto matrimoniale… perfetto. Subito scoprii che le voci erano tutte vere. Non avevo mai visto una tipa così spudorata e così pronta a tutto: ragazze che scopavano ...
... bene, brave nel sesso orale, ma questa no… questa era un concentrato di follia sessuale. Appena provai a prendere il controllo, a spogliarla per poi leccargliela (amavo cominciare per primo), lei mi prese e mi tolse camicia e pantaloni, mi prese il cazzo in mano e iniziò a farmi un pompino mai provato prima. Violenta, assatanata, prese tutti i miei centimetri in gola e più tossiva, più le colava il trucco, più mi diceva di spingere. Io in un primo momento avevo paura di farle male, di soffocarla… ma alla fine capii che era un’occasione più unica che rara… e dove la trovavo un’altra così? Potevo disporre della sua bocca come volevo, lei era aggrappata a me con le mani, ma non opponeva resistenza. Quando non ce la faceva più, smetteva per un attimo, quel che bastava per riprendere fiato e poi lo prendeva ancora tutto.Completamente sfatta le imposi di finire e la buttai sul letto, avevo il cazzo di marmo ma non volevo ancora scoparla, volevo finire il lavoro. Mai avevo leccato una vagina così violentemente: tutto sul clitoride, in continuazione, una continua pressione tra le sue urla. Gridava, tirava schiaffi ma mai mi diceva di fermarmi. Con dei preliminari del genere, non vi dico la scopata. Tutto dentro, ritmi elevati, lei godeva tantissimo e io ero impegnato a non darle un attimo di respiro. Dopo un po’ ero un bagno di sudore e allora mi sdraiai per lasciar fare a lei. Si mi se a cavalcioni sul mio cazzo e ricominciò a farsi scopare. Ancora un po’ e me lo staccava. Anche lei ...