Angelo, il figlio del mio compagno - Racconti Erotici

Angelo, il figlio del mio compagno

Quando conobbi Paolo, la mia vita ebbe una svolta positiva, ne rimasi colpita sin dal primo giorno. Sono Margherita una donna di 33 anni, alta 1.65 m con i capelli castano chiaro, occhi da cerbiatta e una terza di seno.

Il mio punto forte resta il sedere, bello tondo, l'ho notato dalle occhiate che ricevo frequentemente dagli uomini quando mi guardano.

Ricordo la prima volta che vidi Paolo presso l'azienda in cui lavoravo all'epoca, egli infatti era ed è un imprenditore molto determinato e tale qualità senza dubbio ha contribuito alla mia conquista.

Cominciammo infatti, dopo qualche giorno a frequentarci. Il suo corteggiamento fu inesorabile e io mi lasciai conquistare.

Mi disse subito che era vedovo e che aveva perso la moglie 5 anni prima per colpa di un tragico incidente, da allora non aveva avuto più donne nella sua vita. Da subito iniziammo a fare l'amore e mi legai sempre di più a Paolo, un bel uomo di 45 anni che nonostante un po' di pancetta resta comunque affascinante e sempre pronto a riempirmi d'attenzioni tanto che dopo alcuni mesi decidemmo di comune accordo di andare a convivere a casa sua.

Paolo ha un figlio di 21 anni biondo alto circa 1.80 m, si chiama Angelo e frequenta la facoltà di economia all'Università. Angelo aveva 16 anni quando la madre venne a mancare, Paolo mi confessò che il figlio visse quel momento in maniera molto negativa, complice anche l'adolescenza che stava vivendo in quegli anni e che si era chiuso molto in se ...

... stesso.

Cercai da subito di avere un buon rapporto con Angelo, ma lui era sempre arrabbiato con il mondo, aveva una scarsa opinione di me mancandomi spesso di rispetto anche in presenza del mio compagno, ribadendo spesso che io stavo col padre solo perché mi dava una forte sicurezza economica.

Durante i primi mesi di convivenza, tutto filò liscio a casa, conducevo una vita normale molto appagante sotto il profilo sessuale con il mio compagno e tranne qualche dibattito acceso con suo figlio potevo ritenermi molto soddisfatta.

Purtroppo le cose cambiarono quando arrivò la stagione estiva, con il mio compagno andavamo sempre durante l'estate nella sua villa a pochi passi dal mare, ovviamente anche Angelo veniva con noi terminata la sessione estiva degli esami, quella volta però Paolo rinunciò a causa degli impegni lavorativi che lo costrinsero a partire per l'estero.

A malincuore decidemmo quindi che sarei partita con Angelo, il figlio, una volta che avrebbe finito gli esami, Paolo ci avrebbe raggiunto una volta concluso l'affare settimane dopo.

La mattina della partenza, aiutata da Angelo, caricammo i bagagli nella nostra Fiat Tipo e partimmo. In auto per buona parte del tragitto Angelo non disse una parola, stava con le sue cuffie concentrato sulla strada.

Ad un certo punto però mi guardò e disse:

"Contenta di goderti la casa al mare di mio padre, eh accattona?"

Rimasi per un attimo basita, poi lo guardai anche io e risposi:

" Angelo, perché non provi a essere ...