1. La collega


    Data: 02/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: giosal75

    ... presero subito ad andare sul suo corpo accarezzando il seno e accompagnando il vestito sui fianchi e poi fino alle cosce.
    
    Lei però mi fermò, era meglio continuare il nostro incontro in un posto diverso. Partimmo in auto e la feci dirigere a sud lungo la statale, dove dopo poco trovammo una strada buia e non trafficata dove subito decidemmo di fermarci. Durante il breve tragitto le mie mani andarono su e giù lungo il suo corpo e avevano subito provveduto a far uscire fuori dal vestito le piccole tette, con i capezzoli già turgidi e duri. Appena fermi ci avvinghiammo l’un l’altro iniziando un bacio appassionatissimo mentre le nostre mani cercavano avidamente il corpo dell’altro. Andammo avanti così per un po’ ma poi fummo costretti a fermarci per poterci spogliare completamente e approfittammo di quella breve pausa per decidere di passare sui sedili posteriori, certamente più comodi e spaziosi.
    
    Lei, con il suo corpo agile, saetto subito dietro; per me era più complicato e mentre mi contorcevo per attraversare il pertugio, lei afferrò al volo il mio cazzo con la bocca, costringendomi a rimanere in quella posizione mentre venivo spompinato con grande passione. Devo dire che Paola succhiava il mio cazzo con un trasporto e un’avidità straordinari; con un mano mi stringeva il culo, palpando energicamente la mia chiappa, con l’atra mi teneva le palle mentre con la bocca pompava avidamente il cazzo. Estasiato, tutto ricurvo tra i sedili, presi ad allungarmi accarezzandole con le ...
    ... mani il fondo schiena, fino ad arrivare al suo culo. Afferrai le due chiappe e iniziai a massaggiarle stirandole verso l’esterno per dilatare il buco, che ad ogni passaggio riceveva maggiori attenzioni. Le gambe intanto si allargavano consentendo alla mia mano di raggiungere la fichetta che era già fracida di umori, cosicchè senza esitare infilai un dito dentro, poi vedendo come entrava facilmente provai con due e poi con tre. Da come era bagnata e dilatata immaginai che la troia doveva senz’altro essermi masturbata mentre mi aspettava e ora mi appariva così oscenamente aperta. Intanto lei continuava a succhiarmi il batacchio come una forsennata, dovevo cercare di fermarla altrimenti in poco tempo sarei venuto. Il suo pompino era però così deciso che diventava difficile interromperla. A un certo punto sentii la sua mano che si insinuava tra le chiappe e con decisione mi piantò un dito su per il culo. Il dito era sottile per cui non fu troppo doloroso. In compenso il misto di sorpresa e eccitazione mi fece distrarre e subito liberai un caldo fiotto di sborra nella bocca di Paola che senza scomporsi ingoiò tutto quel latte dolciastro continuando a spompinarmi per svuotarmi completamente.
    
    Soddisfatto da quel primo orgasmo, finalmente riuscii a scivolare sul sedile posteriore e senza perder tempo mi buttai tra le gambe di Paola, prendendo a gustare voglioso il nettare che inumidiva il suo sesso. Succhiavo avidamente il clitoride e con tre dita stantuffavo la sua fichetta. Lei ...