1. Accettare la sottomissione


    Data: 04/02/2018, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Lesbo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... sigarino, per la precisione. A vederla sembrava grassa, ma da subito, cio&egrave da quando ho espresso le mie perplessità e mi son preso uno sganassone da staccarmi la testa, ho capito che era solo� massiccia. In effetti la donna, Lorena, era assolutamente solida, oltre che moooolto autoritaria. Ci ha studiato brevemente, facendoci ruotare su di noi come fossimo indossatrici e poi ha preteso che io mi slacciassi ed abbassi i jeans ed Angela che si alzasse la gonna per verificare che ci fossimo vestiti esattamente come da sue disposizioni. Mentre Angela poteva mostrarsi con relativa facilità, io in quel piazzale aperto, con auto che passavano, avevo qualche esitazione ad abbassare i calzoni, ma Lorena insultandomi mi ha detto di non stare a farla tanto lunga, se non voleva che ci piantasse lì come �due patetici marchettari�. L�ispezione prese più tempo di quanto io ed Angela desiderassimo e sperassimo: volle controllare la tonicità delle natiche di entrambi, sondando anche l�elasticità dei nostri culi (ci ha spinto due dita dentro, allargandole subito dopo) e anche controllando l�eccitazione di Angela, che era già bagnata per la sottile perversione della situazione. Poi chiese alla mia compagna di abbassare le spalline dell�abitino e di mostrarle le tette, cosa che lei fece, ricavandone due dolorosi pizzicotti sui capezzoli. Ci fece salire in auto, dove sedeva un uomo dai caratteri arabi, un certo Jussuf, al quale ordinò di bendarci, io seduto al posto del passeggero ed ...
    ... Angela dietro, accanto all�uomo. Poi partimmo e viaggiammo nell�assoluto silenzio per circa una mezz�ora abbondante, forse una quarantina di minuti. Sentivo, ogni tanto, qualche lieve gemito d Angela (poi mi ha confidato che Jussuf la palpava ed ispezionava ovunque, pizzicandogli il clito e le labbra della fica), interrotti sempre da un imperioso �Piantala!� di Lorena. Alla fine del viaggio siamo stati sbendati e ci siamo trovati nel cortile di una casa colonica diroccata, dove �sotto la luce di un quarto di luna- vedevo le sagome di alcune auto. Lorena si &egrave avvicinata a me, mi ha preso per mano e mi ha condotto davanti al muso del fuoristrada: girato verso il parabrezza, mi ha ordinato di divaricare bene le gambe e mi ha legato, con quelle cinghiette di stoffa per fissare i bagagli, le ginocchia al paraurti. Poi mi ha detto di alzare le braccia e di piegarmi in avanti, avevo il bordo del radiatore proprio all�altezza del pube, ed ha sveltamente legato i miei polsi con altre cinghiette, fissate poi alle barre portapacchi del mezzo. Fatto ciò, mi ha slacciato i jeans e me li ha fatti scendere un pochino, in modo da lasciarmi col culo esposto alla fresca aria serale e, ultimo tocco, mi ha nuovamente bendato. Poi l�ho sentita arrivare alla portiera, aprirla, sedersi al posto di guida, facendo oscillare la vettura sugli ammortizzatori e, infine, lo schiocco della portiera che si richiude. Prima di essere bendato, avevo visto Angela seduta su quello del passeggero, con i polsi ...
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