1. Storia di una famiglia


    Data: 04/02/2018, Categorie: Etero Incesti Lesbo Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... torna. Io e mia sorella siamo un unico corpo. Lei &egrave mia ed io sono suo. Per dimostrarmi che l�appartengo Margot stringe le cosce sui mie fianchi e porta le gambe sulla mia schiena imprigionandomi in un dolce abbraccio.�Ora sei mio, mi appartieni e guai a chi tenterà di portarti via da me. Sapessi quanto ho desiderato questo momento. Ti amo. Datti da fare e dimostrami quanto mi ami. Riempi il mio ventre della tua essenza.�Mai avrei creduto che Margot fosse così troia. Mi ha psicologicamente violentato. L�ho lasciata fare perché l�ho desiderato e l�ho voluto. Trascorriamo le ore che ci separano dal mattino ad amarci. Più e più volte riverso nel grembo della mia compagna la mia vita. &egrave notte inoltrata quando, sfiniti, ci addormentiamo.&egrave mattina, saranno le otto, sento un mormorio, dischiudo le palpebre e le vedo. Ai lati del letto ci sono le nostre madri. Katia sta sul lato della figlia e Carla sta sul mio lato. Entrambe sono abbigliate con una vestaglia corta fino a coprire, a stento, il loro favoloso culo. Sotto non hanno niente. Si intravedono, in trasparenza, le macchie scure formate dai peli che ornano le loro vulve e le meravigliose zizze con i grossi capezzoli che spingono contro il velo della vestaglie. Nonostante lo spettacolo che mi viene offerto in visione, continuo a far finta di dormire. L�unica cosa che potrebbe tradirmi &egrave il mio cazzo che al cospetto di quei meravigliosi e formosi corpi di mia madre e di, da oggi, mia suocera, si ...
    ... &egrave impennato come un palo. Margot &egrave al mio fianco, sta dormendo o almeno così credo.Mi giunge la voce di mia suocera.�Visto?, L�hanno fatto. Te lo dicevo che quanto prima i nostri figli si sarebbero accoppiati. Guarda i loro visi. Sono l�espressione della felicità.�Questa volta &egrave la voce di mia madre quella che sento.�Hai ragione. Spero solo che ora, appagato il suo desiderio, nostro figlio dedichi le sue attenzioni anche a noi due.��Diamogli tempo e vedrai che verrà anche il nostro momento. Dovremo essere noi a prendere l�iniziativa. Lui ha troppo paura di una nostra negativa reazione.��Parli bene. Io non ce la faccio più ad aspettare. Ogni volta che lo vedo la mia passera lancia dei pigolii che si sentono a miglia di distanza.��Ci credi se ti dico che per me &egrave lo stesso. Abbi fiducia e vedrai che il nostro ometto ci cavalcherà. Solo, ti ripeto, ha bisogno di una vigorosa spinta. Per quanto ti riguarda dovrai essere tu a concederti. Lui non ti dirà mai, anche se lo desidera, che vuole chiavarti. Sei sua madre.�Dio, queste due stanno parlando di me, delle mie e delle loro voglie. Mia madre &egrave quella che dimostra di essere la più impaziente.�Katia, hai visto il lenzuolo com�&egrave sollevato in quel punto? Fra le gambe deve avere un bel mostro. Gli salterei sopra e lo cavalcherei fino a sfiancarlo.��Credi che io non lo farei? Vieni, lasciamoli soli.�Cosi come sono entrate, così escono.Margot si stiracchia e si gira verso di me.�Le hai sentite? Sono due ...
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