1. Compagna di Corso - Capitolo I


    Data: 04/02/2018, Categorie: Etero Autore: Roggenrola

    ... e tracolle nel bagagliaio, ci apprestammo a sederci in macchina.Appena aperte le portiere uscì un'afa e un calore allucinante e aprimmo immediatamente i finestrini e sparammo a palla l'aria condizionata.Lei si allacciò la cintura e immediatamente si blocco! Si slacciò nuovamente la cinta e si tolse la giacchetta. Era visibilmente accaldata, bhe era irreale se non lo fosse.Era ormai solamente in canotta e il mio sguardo involontariamente si cominciò a fissare sulla sua abbondante scollatura, aveva sicuramente uno stupendo decolette. Una terza abbastanza abbondante. Ma lo sguardo impallidì alla visione del suo petto ricoperto di sudore per il troppo calore; tra i suoi due seni c'era quel sensuale filo di sudore che ecciterebbe chiunque.Appena mi accorsi di star esagerando, immediatamente diressi o sguardo fuori dal finestrino. Con la coda dell'occhio cercai di capire se se n'era di nuovo accorta o meno. Sembrava proprio che non le sfuggisse nulla quella mattina, se n'era accorta sicuramente, ma non sembrava seccata, anzi.Partimmo! Ci aspettavano almeno 45 minuti di viaggio per arrivare!Stranamente nei primi 20 minuti parlammo davvero poco, come se ci fosse un'aria di titubanza e imbarazzo in auto.Inconsapevolmente, mi ritrovai di nuovo a fissarle il seno, di nuovo sudato. Appena vidi che il suo sguardo si stava rivolgendo su di me, riuscii istantaneamente a dirigere lo sguardo al pannello di controllo e mi salvai dicendole che era entrata da poco in riserva. Conveniva fare ...
    ... benzina.Poco più avanti uscimmo dalla tangenziale, per fare benzina in autogrill.Cercai di capire più di una volta in quale autogrill fossimo finiti, ma non lo avevo proprio mai visto. Era davvero strano. Solo il benzinaio era visibile. Il bar e i bagni erano completamente dalla parte opposta divisi da un'immensa siepe.Accostò l'auto di fianco alla siepe e quando mi voltai verso di lei per chiedere come mai non andava a fare benzina lei mi zittii velocemente dicendo che prima doveva andare al gabinetto.Nell'attesa che lei tornasse dai servizi, cominciai a pensare a ciò che stesse facendo in bagno.Si sarebbe sicuramente abbassata le mutandine, che aim&egrave non sapevo come fossero, e certamente avrebbe solo alzato quella attraente gonnellina per poi chinarsi e fare la pipì. Il pensiero mi fece gonfiare le mutande in un batter d'occhio.Quando mi accorsi che il rigonfiamento stava diventando troppo evidente, cominciai a farmi prendere dall'ansia e agitazione. Non volevo fare una figuraccia del genere.Cominciai a fare dei profondi respiri pensando ad altro, ma non sembro cambiare qualcosa. Aprii gli occhi e vidi che stava tornando Silvia.Appena lei mise la mano sulla maniglia della portiera, io misi entrambe le mani sul mio pacco.Lei capì immediatamente la situazione, ma non disse nulla. Le affiorò un solo sorriso guardando il quadro dei comandi.Eravamo seduti entrambi senza fiatare e muoverci. Lei avrebbe dovuto mettere in moto e andare a fare benzina, ma invece restò immobile.Ad ...