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Olimpia
Data: 05/02/2018, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... deve pur essere un modo per far si che il mio sogno diventi realtà. è scritto che se le cose debbano accadere non c�è ma che tenga accadranno. Un ruolo decisivo nella concretizzazione del mio desiderio lo gioca mia sorella. Una notte, sto in camera mia a guardarmi per l�ennesima volta le foto di mia madre che in diverse occasioni sono riuscito a ritrarre. Molte di queste foto sono provocanti ed alcune, non molte, la ritraggono nuda, sono quelle che guardo più frequentemente. Ho dimenticato di chiudere la porta a chiave. Intento a guardare le foto di mamma non mi accorgo che una presenza è entrata in camera e si è piazzata alle mie spalle. Continuo a guardare le foto. Intanto ho tirato fuori il cazzo dal pigiama e dato inizio ad una galattica masturbazione. Nel mentre sono intento a spugnettarmi sento due mani poggiarsi sulle mie spalle ed una voce che mi fa:�Tanto la desideri.�Scatto in piedi e mi giro. Mia sorella mi è davanti. Diventato di sasso ed arrossisco.�Ora capisco perché non hai una ragazza nonostante tu abbia molte corteggiatrici che ti sbavano dietro. Tu vuoi scoparti nostra madre. Ti capisco. Olimpia è una bellissima donna e qualsiasi uomo la porterebbe a letto, anche un figlio commetterebbe il più grande peccato della sua vita pur di chiavarsi una donna come nostra madre. Lascia fare a me, ti aiuterò ad entrare nel letto di mamma. Ora torna a sederti. Questa sera sarò io a darti sollievo.�Come un automa mi risiedo. Carla si ...
... piega sulle ginocchia e poggia le mani sulle mie cosce. I suoi occhi sono pieni di libidine e sono puntati sul mio pene.�Non credevo di avere un fratellino che fra le cosce ha un affare di tutto rispetto. Tu faresti la felicità della più vogliosa delle donne. Credo proprio che nostra madre un affare di queste dimensioni non l�abbia mai ne visto ne assaggiato.�Una sua mano si muove e va a porsi a cucchiaio sotto i miei testicoli. L�altra mano, invece, va ad impugnare il mio cazzo come fosse uno scettro.�Caro fratellino, ti farò un servizietto che ricorderai finché campi.�Alza il viso e punta i suoi occhi nei miei e senza distogliere lo sguardo avvicina le labbra al mio cazzo e vi schiocca un rumoroso bacio sul mio grosso glande. Un brivido mi percorre la spina dorsale ed un gemito mi esce dalla gola. Carla continua a baciarmi il cazzo alternando i baci a lunghe e veloci lappate. Vedo la sua lingua pennellare il mio cazzo come stesse disegnando un opera d�arte. Di colpo spalanca le fauci e avvolge il cazzo con le sue morbide labbra facendolo sparire nel suo cavo orale. è troppo. Le mie mani si muovono e vanno a posarsi sulla sua testa che blocco in una forte stretta e senza preavviso vengo. Il mio cazzo riversa nella bocca di mia sorella un quantità di sperma che Carla fa fatica ad ingoiare. Però non ne perde neppure una goccia. Quando l�ultima bordata di sperma si è consumata nella calda bocca di mia sorella e quando gli ultimi residui vengono leccati dalla sua ...