1. Dio... Vengo


    Data: 05/02/2018, Categorie: Etero Autore: BaroneDelaCippa

    Il freddo pungente irrorava di aria simile ad acciaio fuso i suoi polmoni, il suo cuore sotto sforzo chiedeva pietà, le sue gambe reggevano ancora. Uno sguardo verso le tribune, lei era lì...La palla esce dall'ennesimo raggruppamento, viscida di fango e le mani, come tenaglie, la afferrano, la portano al petto e le gambe cominciano a scaricare tutta l'energia residua acquistando sempre maggior velocità. Il malcapitato di turno si abbassa per provare a fermarlo, l'impatto è violento, un ghigno di soddisfazione accompagna la sua corsa, le gambe del poveretto sono all'aria, schienato come una tartaruga, la corsa rallentata dall'impatto permette ad altri due di avvicinarsi, lo placcano duro ma l'azione prosegure rapida e veloce, trasmissione del pallone poco prima dell'impatto, 15 metri dalla linea di meta avversaria. L'assist è stato servito spetta solo alla velocità del suo compagno involarsi verso la meta.Si rialza lentamente sfidando con gli occhi l'avversario ancora tramortito dalla botta. La meta è stata segnata, il cambio sta per arrivare, presto l'acqua calda scorrerà sul suo corpo e laverà via un po' di stanchezza... Ma prima un'altra occhiata alle tribune... Lì c'è il suo premio, quello che lui vorebbe come premio...Il cambio arriva, gli applausi, le pacche sulle sue forti ed ampie spalle, la mano all'allenatore e la fuga veloce negli spogliatoi ad accendersi la sigaretta... Uno dei suoi tanti riti... Rivive nella mente gli errori commessi, le cose buone, nel ...
    ... frattempo permette al cuore di diminuire la frequenza dei battiti ed ai polmoni di irrorasi di caldo fumo...La partita finisce con una vittoria, il suo sorriso bonario ed i ringraziamenti agli amici di sempre, complimenti ai giovani e sguardi truci verso chi non merita d'indossare quella maglia... La tribuna si svuota, ma l'ombrello rosso è ancora lì a cercare di riconoscere, tra decine di maschere infangate, chi è venuta a guardare...I loro occhi si incontrano, le labbra si dischiudono in qualcosa di incomprensibile ma affetuoso, per un istante, quasi impercettibile al resto del mondo, poi birra all'aperto e doccie calde...Scappa prima, compiendo un sacrilegio nei conforni del Dio del Rugby, scatenando le rimostranze del capitano che nascondono sotto sotto preoccupazione per la solita irruenza nell'inzio dei suoi rapporti...Salta in macchina e si dirige verso l'appartamento... Lei lo aspetta lì... Si sono conosciuti la sera prima, baci alcolici e frugatine veloci in mezzo alla ressa del locale... Adesso è il momento di scoprirsi davvero..."Voi siete matti" - esordisce lei - "Ma come divaolo fate a darvi tutte quelle botte e poi a bere insieme ridendo?"Sorrde, sa che non può capire, che nessuno lo capisce se non l'ha provato... L'abbraccia e i suoi capelli ancora umidi bagnano la fronte di lei mentre si danno il primo bacio, passione ed irruenza, ma le mani hanno movimenti diversi, come un ballo lento, esprimendo timidezza e dolcezza...Entrano in appartamento ancora attaccati, le ...
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