1. Lui e Maria contro Vanessa. 2. La punizione


    Data: 05/02/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Passionalmente

    Il tempo parve fermarsi, Maria e Vanessa tremavano in preda all'orgasmo emettendo suoni gutturali e animaleschi. Maria gemeva e sfogava il suo piacere senza staccare la bocca salla carne di Vanessa. Vanessa teneva i denti stretti in un patetico tentativo di resistenza. Io ero durissimo ma non volevo avrei potuto innaffiarle, ci sarei riuscito in pochissimo tempo, ma visto che loro erano attaccate avrei dovuto fare da solo. Decisamente uno spreco. Rimasi a contemplarle finché i loro spasmi non andarono ad affievolirsi fino a farle afflosciare per terra. Maria rimare con la bocca sulla figa di Vanessa che era coricata a terra con lo sguardo perso verso il vuoto del soffitto. Maria rimase a pecorina con i buchi esposti. Osservai la figa pelosetta ma gonfia e aperta, così bagnata che controluce sembrava quasi vi fosse passato sopra dell'olio. Le chiappe abbondanti in quella posizione si aprivano come uno scrigno mostrando un buchino troppo piccolo in proporzione. La sua verginità anale era una via di mezzo tra una presunzione di Vanessa e un mistero dettato dalle negazioni imbarazzate e non troppo convinte di Maria alle domande pressanti di Vanessa. La cosa mi intrigava, ma era ancora il turno di Vanessa. Che peraltro era ormai entrata nel vortice del piacere perverso. Accarezzava i capelli di Maria con affetto. Gratitudine o voglia di non farle staccare la bocca dalla figa affamata? Ebbi gioco facile a mantenere quella atmosfera di estasi, mi serviva per plasmare Maria e ...
    ... soprattutto Vanessa ai miei progetti molto molto spinti. Il piacere a volte si nasconde dietro i sentieri più impervi. Accarezzai dolcemente il culo di Maria, e con l'altra mano liberai i suoi polpacci dal groviglio dei pantaloni intrecciati con gli slip. Slip tra l'altro ordinari, non doveva aspettarsi la clamorosa svolta erotica. Tirai via anche la tuta e il perizoma di Vanessa, senza resistere alla tentazione di annusare il tessuto bagnatissimo dei suoi succhi, ed io stesso mi tolsi i pantaloni rimanendo in boxer. La dinamica sembrava cambiata, o meglio era tornata come prima della svolta perverso erotica. Vanessa sembrava una regina, deliziata devotamente nelle carni da un'ancella. Non andava bene, Vanessa doveva ancora passare dal cammino buio della dominazione lo volevamo tutti: io Maria, ne ero sicuro, e le fighe di entrambe, ne ero ancora più sicuro. Scivolai verso il petto di Vanessa, accarezzai con vigore crescente i suoi capezzoli, e i suoi capelli dolcemente. Leccai con la lingua come un pennello la strada tra il suo petto e l'orecchio mentre le stringevo una mano. "tesoro, sei una sublime troia, non è finita- le sussurrai all'orecchio - ti farò godere, ma ti avverto sarà meno facile del previsto, ti farò male, ma sarò con te e soprattutto ribellarti sarà inutile. Sei la mia troia" nel fare questo la baciai teneramente sul collo. Ma con l'altra mano le stritolai un capezzolo crudelmente. Nel suo urlo c'era tutto, la rabbia paurosa della regina che sta per essere ...
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