Trasformato ii
Data: 07/02/2018,
Categorie:
Trans
Autore: Jennymelas, Fonte: Annunci69
... privato le conversazioni sembravano essere più tese e laboriose.
Coscienziosamente e con lungimiranza per la buona riuscita dei nostri studi accademici, che tanto avevano beneficiato dal nostro efficace metodo di studio, decidemmo di comune accordo di continuare sulla strada intrapresa.
Decidemmo pertanto di ritrovarci, a distanza di due settimane dal "misfatto" per abbordare un nuovo capitolo del programma di semestre.
Inutile dire che il saluto sulla soglia della porta, quando mi presentai a casa di Marco, era indeciso con una punta di imbarazzo.
Nondimeno, data la natura socievole e alla mano di Marco, non appena seduti al tavolo, riuscì a rompere la tensione con un paio di battute.
Ne conseguì una usuale serata di ripasso, di domande e contro domande, di quesiti e risposte, di monologhi e di lettura.
Quando ormai l'orologio segnava le 23, decidemmo di stappare una o due birre.
L'alcool, si sa, può provocare audacia e spavalderia nelle persone. Particolarmente nel mio caso; di natura timida, riponevo nelle bevande alcoliche un aiuto nell'espormi maggiormente in determinate situazioni.
Alla terza birra, di punto in bianco non riuscìi a trattenermi e gli posi la domanda che ormai era inchiodata nella mia mente.
"ti è piaciuto?" gli chiesi guardandolo nelgi occhi.
Marco capì subito a cosa mi riferissi e, arrossando leggermente rispose:
"si...a te?"
"si".
seguì un momento di silenzio di un minuto o due, interrotto da uno o più sorsi di ...
... birra seguiti dal rumore del vetro della bottiglia appoggiata sulla superficie legnosa del tavolo.
"Lo rifaresti?" mi chiese.
Esitai...poi risposi:
"no...assolutamente no...anche perché ho una ragazza e mi ci trovo bene".
Marco mi guardò con una smorfia e disse:
"ma dai, non la tradiresti mai?"
"no", risposi. Ed era vero. Certo non ero innamorato di Cristina. Eppure mi piaceva molto e la nostra sintonia era tutt'altro che scontata.
Marco mi guardò con un'aria di sfida e disse:
"Non fa una grinza...ma...ipoteticamente, se volessi rivederti con i vestiti di Giada quanto vorresti?"
Scoppiammo entrambi a ridere.
Aspetta un attimo, mi dissi, era serio?
Lo guardai in attesa della solita frase "scherzo" o "è una battuta". Non arrivò niente. In tutta risposta mi osservò negli occhi e disse:
"100 euro solo per farti rimettere i vestiti di due settimane fa. Nient'altro".
"Nient'altro?" aggiunsi.
"Nient'altro. Poi d'altro canto chi è fiducioso della propria sessualità non si fa certo turbare dall'abbigliamento che indossa" aggiunse con una vena di scherno.
"eh va bene. 100 euro sul tavolo".
Senza dire una parola, si alzo, andò in camera e ritornò con due banconote da 50 euro, posandole sul tavolo.
Le afferrai, le infilai in tasca e andai in camera, senza che Marco mi seguisse.
Notai che aveva sistemato le cose da me indossate su un ripiano dell'armadio. Erano facili da vedere, per cui presi tutto e mi vestìi in camera direttamente. Poi ...