1. Innamoramento


    Data: 07/02/2018, Categorie: Etero Autore: Tibet

    ... "chiedo scusa... vado via subito, non ho trovato posto ed ho urgenza... 320...". Il numero di un cell. La chiamo... e... e istantaneamente... intuisco che è lei!!!! Lei... lei... la mia donna della finestra, la sua voce è come l'ho immaginata e ora...??? Nel frattempo che scende??? Il cuore mi batte a mille! Arriva trafelata... inizia a scusarsi. Sono raggiante... e' splendida! Niente delusione stavolta! Splendida? Per me era splendida, l'avevo immaginata splendida... e la vedevo splendida! Un tipo ... capelli neri, occhi verdi. Ascolto mentre... mi dice che... che... Ahahah... ma non me ne importa nulla... tranquilla! Le dico... minimo... devi uscire con me... minimo... e ti perdono. Sorride... e il mondo si illumina! Si accendono mille e mille luminarie. Nel cielo iniziano a brillare miriadi di stelle multicolori. E la musica prende a suonare... "Now and forever... Now and forever...". Uhm... non fu una cosa facilissima, era evidente che era attratta... ma quanti scrupoli! Era fidanzata. Amava il suo uomo. Ma... ma anche lei era umana e soggetta a quelle debolezze che rendono imprevedibile la vita. Che bellissimo seno aveva! I due globi svettavano su di un busto magro, tanto che il contrasto era fenomenale, sembravano più grossi di quello che erano, più pieni. Bella la bocca... tumida, naturalmente tumida e abbellita da un neo posto proprio sopra il labbro superiore. E poi... il pancino leggermente pieno, convesso, le natiche lisce... sode, quanto adoravo passarci il viso ...
    ... su quel culo! Odorarlo... aprire quelle belle chiappe giocare con quel magnifico fiore che era il suo buco. E la sua conchiglia? Il suo afrore aveva il potere di farmi scordare chi ero, esisteva solo quel magnifico frutto, profumava... sapeva... sapeva... di... giardino dei desideri, di passione, di piacere, di paradiso. Iniziavo a baciarla e non finivo più. Ho sempre adorato leccare il sesso alle donne, uhm... e anche il loro culo per essere sinceri. Di lei... mi piaceva leccarla iniziando dalla congiunzione fra coscia e ventre, lì in quei pochi attimi di pelle, proprio vicino alle grandi labbra, baciarla... leccare, sentire quell'afrore, vedere le gocce di rugiada che iniziavano a brillare sullo spacco della vulva. Mordere quella labbra... piano... suggere, tenerle fra le labbra e tirarle e dedicarmi al suo piacere che era anche il mio, aprire quelle labbra con la lingua, spingere... leccare... baciare, passarci mento e naso, farle sentire quell'ombra di barba. Trovare il suo clitoride... e... e... impazzire! Era un cazzetto in miniatura, il piccolo glande formato, quanto mi piaceva prenderlo fra le labbra, succhiarlo... strizzarlo... morderlo, fare un pompino a quel cazzetto. E le mie dita? Certo... usate a darle piacere, dentro a fondo... a strofinare forte, due... tre... dita affiancate, a volte era il suo culo a meritare queste attenzioni. E... sorpresa delle sorprese! Squirtava! Si... avete capito bene... sprizzava! Uhm...! Prendere in faccia il suo piacere, ricevere il ...