Un gay appassionato
Data: 07/02/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Salvo1923
... colui che lo allena a dovere. Poi ridiscesi e notai che la tasca dei suoi pantaloni di velluto era aperta.
Mi balenò una idea: infilai prima le dita nella tasca e cercando poi di introdurre anche il palmo. Il ragazzo capì la mia intenzione e allungò un po' la gamba per permettere alla mano di entrare nella tasca!
Fu un vero "trip"! Il mio palmo era completamente adagiato sul suo cazzo, turgido e vibrante: ben teso e provato dalle ripetute provocazioni! Ed io potevo sentire la consistenza di quel cazzo invitante: un corpo sodo, massiccio ed una cappella ben delineata. Lo sfiorai e poi il mio tocco diventò più consistente, finchè lo strinsi con vigore nel mio palmo, tanto che lui si lasciò sfuggire un piccolo sussulto!
Allora, mi ritrassi, pensando di aver osato troppo, ma il ragazzo, sempre con sguardo fugace, mi diede l'assenso a continuare: probabilmente, perchè anche lui stava gustando sensazioni mai provate fino ad ora. L'intenzione era quella di aprirgli la patta, ma temevo di rovinare il momento, per cui, mentre con il palmo gli serravo il cazzo, con l'indice della mano, gli titillavo il glande, ormai scoperto, cercando il filetto e il buchino sulla punta. Questo lo eccitò molto, tanto che le sue cosce si tesero e si strinsero, per poi riaprirsi con gesto di resa.
Dalla durezza del suo pene, e dai sussulti, che esso emanava, capivo che stava arrivando il momento cruciale. Lo guardai quasi per chiedere se ...
... continuare, ed allora lui fece scivolare la sua mano sotto il piumone posandola sua sulla patta per aumentare la pressione. Il pene si indurì, ebbe un fremito e poi sentii che il caldo sperma stava fuoriuscendo: inondando le mutande e bagnando la mia mano, con sussulti così intensi che per un attimo credetti di venire anche io.
Restammo così finche il suo pene non si ammosciò e poi ci ricomponemmo, perchè il film stava per giungere al termine. Lui si scostò da me, ma per il resto della proiezione i nostri sguardi, continuarono ad incrociarsi. Avrei voluto andare in bagno per liberare la mia eccitazione, ma non lo feci pensando che sarebbe stata una mossa azzardata!
Dopo un quarto d'ora il film terminò. Uscimmo dalla sala, tutti e due molto scossi. Ma i nostri occhi ebbero ancora il tempo di incrociarsi una ultima volta.
Non ho più rivisto quel ragazzo, ma ancora adesso, quel fatto mi ritorna spesso in mente: tanto che a volte, quando mi metto le mani in tasca e ripenso al quel pomeriggio al cinema, mi eccito al punto tale che trattengo a stento lo sperma.
E se sono a casa, continuo a palparmi: le palle poderose, il cazzo, salendo fino al glande, che i intosta vigoroso! L’eccitazione è tale che devo interrompere lo smenamento, per prolungare la masturbazione. Fino a che il dolore alle reni non mi obbliga a lasciar fluirie lo sperma, che copioso so riversa nei boxer: caldo e umido, come in quel pomeriggio di marzo.
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