Lo studio - prima parte
Data: 08/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Calicanto165
Premessa: grazie al dottor Hide che ha trasformato il mio brogliaccio in un racconto.
Dopo un susseguirsi di congiunzioni astrali poco favorevoli, finalmente i pianeti si sono allineati e non abbiamo più Saturno contro.
Ci siamo conosciuti su un frequentato sito di annunci erotici e mi rendo conto che, per una donna, non è facile lasciarsi guidare dal proprio intuito nel giudicare le offerte a pioggia dei maschi arrapati del pianeta terra.
Le immagini esplicite possono provocare piaceri immediati e momentanei, ma riuscire a leggere qualche frase diversa e lasciare che l'alchimia faccia il resto, non è poi così scontato.
In fondo, non so fingere e non ho mai mentito a me stesso. Il sesso mi piace e ho imparato a conoscermi con tanta fatica. Come essere super stallone quando non lo si è? E come trasmettere in un annuncioche le parole e la personalità, quando esistono, possono dare piaceri molto più intensi che un semplice fallo o buco da riempire?
Ci siamo scambiati fiumi di parole, fantasie, pensieri, in questi mesi di conoscenza.
Parole in viaggio nell'etere, ma rimaste vivide nei nostri cervelli cervellotici.
Sono me stesso e intuisco che lei desidera farmi vedere un sua parte insospettabile e privata, per condividerla e goderne con me.
Percepisco la sua intelligenza e ironia. Questa mi ha eccitato fin da subito e ho sperato che non si dissolvesse nell'ipotetico incontro.
Trovare il momento adatto non è facile, perché mille parole non si ...
... consumano in pochi istanti.
Mi sento uomo sfaccettato e mi piace intrecciare un filo rosso; non sono il front-man, ma l'autore e avrò davanti una sconosciuta che ama la regia quanto me.
L' appuntamento è in un anonimo parcheggio di una nota catena di bricolage.
Non ci siamo mai sentiti a voce, siamo perfetti sconosciuti.
Non siamo vicini. Verrà? Pochi messaggi frenetici e poi il silenzio fino alla sua auto ferma nel parcheggio. Mi indica dove trovarla e la raggiungo.
Vedo i suoi capelli rossicci, corti che mi avevano colpito dalle foto del sito e mi presento sorridendole a viso aperto, mostrandole la mia parte fisica e reale.
Ho una valigetta professionale che potrebbe contenere documenti oppure la più folle collezione di oggetti erotici.
Lei mi sorride e intuisco che non c'è discrepanza dai fiumi di parole detti.
Ci spostiamo per un caffè, altre chiacchiere - l' essere mancini, emisferi cerebrali, spermatozoi, varicocele - ma quanto parliamo?
Parliamo tanto in brevissimi attimi perché siamo due persone affini e curiose. Amiamo la gestualita' e godiamo anche di uno sguardo.
Mentre siamo uno di fronte all'altra nel bar, riusciamo a fare più cose contemporaneamente. Almeno io le ho fatte: le parlo, cerco di scoprire segni e gesti di gradimento; non perché sia insicuro, piuttosto per capire il tipo di donna e l'erotismo che emana.
La esploro, insistendo con gli occhi per spogliarla dei pensieri.
È libera, lo sento, consapevole e ho voglia di ...