1. Un po' amica, un po' sorella, un po' madre e un po' amante.


    Data: 09/02/2018, Categorie: Lesbo Autore: Marta Carloni, Fonte: EroticiRacconti

    ... così un accesso più facile, che tu non ti fai sfuggire. Tre dita dentro di me e fuori da me, veloci, forti, vogliose, una lingua fresca sul mio clitoride bollente, un alternarsi di sensazioni contraddittorie che reggo per poco, fino a che non sento forte la necessità di spingere di più la sua testa fra le mie cosce, mentre lei che capisce perfettamente che sono al limite aumenta il ritmo della masturbazione facendomi quasi urlare tanto e forte l'orgasmo che mi raggiunge e mi scuote dal basso ventre fino al cervello mentre le mie cosce si serrano forti sulla sua testa senza che lei interrompa il suo movimento, fino a che non mi sente accasciare sul letto, allora esce e si stacca lasciando un ultimo bacio leggero, per poi stendersi accanto a me, leccarsi le labbra e baciarmi piano mentre la mia mano destra scivola sul suo corpo verso il suo sesso ancora bagnato, desiderosa di restituire il favore. È strano per me, nuovo e curioso: la tocco e la guardo mentre gli occhi le brillano di desiderio e le sue labbra si schiudono tumide e la sua lingua le lecca avida, intensifico il movimento e la osservo reclinare all'indietro la testa senza distogliere lo sguardo dal mio mentre dalla sua bocca esce un gemito basso, animale, e la osservo fremere quando le tocco il clitoride con il pollice senza diminuire il ritmo, la osservo volere di più, la osservo pregarmi di darle di più, e io l'accontento, mi accovaccio fra le sue cosce e guardo il suo sesso pulsante penetrato dalle mie dita, lo ...
    ... guardo e mi chiedo che sapore possa avere. Chissà se ha lo stesso sapore un po' acre e un po' dolce del mio. Chissà se mi piacerà. E chissà se a lei il mio è piaciuto. Lecco piano i suoi umori, curiosa, sa di dolce, un aroma delicato e buono, un aroma che voglio sentire ancora, allora do una lappata più forte soffermandomi sul clitoride e gustandomi quel nettare nuovo mentre sollevo lo sguardo per osservarla gemere e stringere fra le mani la stoffa del piumone. Riporto le attenzione al suo sesso, cominciando a leccare e a succhiare, immaginando le sensazioni che la mia lingua le sta provocando, immaginando una lingua come quella sul mio sesso e quelle sensazioni dentro di me e senza accorgermene intensifico il ritmo, cercando qualcosa di più, desiderosa di godere e farla godere, fino a che non la sento contorcere e gemere forte, allora mantengo il ritmo sentendo i suoi muscoli contrarsi e sollevando lo sguardo, voglio guardarla mentre gode, voglio vedere la sua espressione e i suoi occhi, voglio sapere di averle procurato io quel piacere che scuote il suo corpo. Quando anche lei si lascia andare contro il materasso salgo e mi stendo accanto a lei, dandole la schiena, un po' confusa e un po' soddisfatta, mentre la sento voltarsi verso di me, toccarmi piano una spalla e abbracciarmi come prima di tutto questo. E mi godo questo abbraccio, e mi godo il suo amore, mentre una piccola parte della mia mente corre al ricordo di lui, a quando era la sua di bocca a farmi gemere e i suoi ...