Segni particolari: irresistibile e infedele
Data: 10/02/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Serendipity
... una risata. In realtà penso a quanto gli dona quella t-shirt bianca. Lo invito a sedersi e gli passo il bicchiere, poi gli do di nuovo le spalle per prendere qualcosa da sgranocchiare con il vino. É in quel momento che sento il suo profumo vicino, troppo vicino. Prima di poter fare qualsiasi cosa sento il suo corpo contro al mio, la sua bocca sulla mia nuca mentre gli sussurro di smettere, le sue mani sul mio seno mentre gli dico che non possiamo, la sua erezione contro il mio sedere mentre gli dico che non voglio. Giacomo a queste parole resta immobile per qualche istante, poi si stacca da me. Mi sembra di precipitare nel vuoto senza il calore del suo corpo addosso. Mi gira e mi dice: - Sei sicura che non vuoi? I tuoi occhi e il tuo corpo mi dicono altro... ma devi dirmi di sì, voglio che lo dica che mi vuoi anche tu. - Ecco il momento più temuto: la presa di coscienza, la consapevolezza. E' facile tradire i propri principi sotto l'effetto di alcool o di droghe, è facile usare il risentimento o la sete di vendetta per un torto subìto. Ma così è difficile. Mi sta chiedendo di sbagliare con lui, sapendo di sbagliare, ma di farlo consapevolmente. Niente recriminazioni, niente pentimenti, niente illusioni. Qualcosa dentro di me si ribella, una vocina lontana mi sussurra che sto facendo una cazzata, ma una volta tanto ignoro quel grillo parlante mandato dalla mia coscienza e gli dico arrossendo: - Sì Giacomo, ti voglio come non ho mai voluto nessuno. - E' quello che si ...
... aspetta, lo so dal suo sguardo trionfante, mentre ricomincia a baciarmi, proprio un attimo prima che io chiuda gli occhi e smetta di pensare al fatto che lui fa così con tutte ed io sarò solo l'ennesima tacca sulla sua cintura. Gli tolgo la maglietta, voglio sentire la sua pelle contro la mia. Mi ubriaco del suo profumo, del suo sapore, baciandogli il collo, le spalle, il torace. Gli devo sembrare una bambina con un grosso lecca lecca, perché mi guarda con un'espressione stupita e a tratti divertita. Li sento i suoi occhi penetranti su di me, anche se i miei restano spesso chiusi. Non ho bisogno di vedere, mi basta sentire. Sentire questa eccitazione che brucia. Lo prendo per mano e lo porto verso la mia stanza da letto. Mi sfila il vestitino e mi fa sedere. Io gli slaccio i jeans, glieli sfilo insieme agli slip. Il suo membro svetta davanti al mio viso, lo accarezzo e Giacomo è attraversato da un brivido. Mi fa coricare sul letto e si dedica completamente a me, schiavo del mio piacere. Mi bacia il seno, succhiandomi i capezzoli, dice che se le sogna anche di notte le mie "tette". Gli accarezzo i capelli, la schiena; le mani non sanno dove vagare su tanta bellezza. Lui continua il suo cammino, mordicchiandomi la pancia, insinuando la lingua nell'ombelico, passando poi all'interno coscia. Sto impazzendo, desidero i suoi baci al centro della mia femminilità, ma lui gioca con me e quando sente che non sto più nella pelle vuole che gli dica dove desidero essere baciata. Lo prenderei a ...