1. La madre della mia ragazza - parte 2.


    Data: 10/02/2018, Categorie: Etero Autore: Mesx

    ATTENZIONE: LA STORIA HA UN CAPITOLO PRECEDENTE, SE NON LO AVETE LETTO, NON POTETE COMPRENDERE QUESTA STORIA. GRAZIE.
    
    Passarono due giorni da quella giornata folle con quella troia della madre della mia ragazza.
    
    Ci sentimmo sporadicamente, ma quanto bastava per mantenere vivo l'entusiasmo e la voglia.
    
    Lei mi scriveva le peggio cose:
    
    "Voglio che mi scopi sul balcone così che tutti possano vedere quanto mi fai godere"
    
    "Rendimi la tua cum-slave" (che per chi non sapesse, significa che la userei solo per sborrare, nemmeno scoparci, solo al fine del bianco getto.)
    
    E molte cose simili.
    
    Decidiamo quindi che è ora di vedersi, anche se non ci è ancora ben chiaro come.
    
    Lei prende le redini della faccenda, dicendo che ha già pensato a tutto.
    
    Il giorno dopo mi sveglio con una sua telefonata
    
    "Oggi pomeriggio fatti trovare pronto, vengo da te."
    
    MOMENTO MOMENTO MOMENTO.
    
    "E se io non fossi da solo?"
    
    "Lo sarai?"
    
    "Si"
    
    "Allora non c'è problema no?"
    
    Cristo, mai fare ragionamenti simili appena sveglio.
    
    "Beh, cosa intendi per pronto?"
    
    "Sono sicura che saprai intendere."
    
    Mette giù.
    
    Cristo, manco nei film le telefonate sono così teatrali.
    
    Mi alzo dal letto e, dopo una colazione adeguata, inizio a sistemare camera ed il resto per accoglierla.
    
    Sinceramente, non so nemmeno cosa aspettarmi.
    
    Faccio anche una doccia, igiene prima di tutto.
    
    Pranzo.
    
    L'orario si avvicina.
    
    Ma lei arriva anche un pochino in anticipo.
    
    Preparo ciò ...
    ... che ho avuto in mente per accoglierla, vado ad aprirle.
    
    Lascio tutto aperto e mi fiondo in camera.
    
    "E' permesso?"
    
    "La camera a sinistra dopo la cucina, chiudi tutto a chiave."
    
    La vedo fare capolino dalla porta.
    
    Vestita di tutto punto e con una giacca un po' lunga capisce finalmente dove sono, e rimane stupita.
    
    "Ciao vaccona mia."
    
    Mi feci trovare con addosso solo la T-Shirt e le sue mutandine da cui spuntava il mio cazzo duro come il marmo.
    
    Vedo la perversione accendersi nei suoi occhi.
    
    Lascia cadere la borsa in terra e si fionda tra le mie gambe, a leccare il sottopalla dalle mutandine
    
    "Mmmmh, sanno così tanto di sborra e sono ancora umide, fantastico"
    
    "Si beh, diciamo che è recente l'ultima sborrata, non volevo di certo deluderti."
    
    Lei sorride maliziosa, ed inizia a leccare la cappella con la punta della lingua.
    
    Io la afferro per i capelli e la spingo giù a succhiarla.
    
    "Che sono sti giochetti? Succhia puttana."
    
    Lei geme col mio cazzo in bocca.
    
    Dopo le concedo un attimo di pausa che, per intenderci, è il tempo che le do per spogliarsi.
    
    Ma anche lei mi stupisce.
    
    A quanto pare erano solo le calze a fare illusione di ben vestita, sotto al giaccone non indossa nulla.
    
    Rimango un attimo a guardare le sue tettone e la sua figa depilata.
    
    Mi tolgo quelle cazzo di mutandine, ho bisogno di libertà di movimento.
    
    Iniziamo a limonare duro palpandoci a più non posso; la afferro per il culo, per la gola, le tiro i capelli...ogni ...
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