1. White party of sperm


    Data: 11/02/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: passbari, Fonte: Annunci69

    ... https://www.annunci69.it/racconti-erotici/gay/Un-pompino-non-fa-male-a-nessuno_63980.html ) certo non ci vediamo ahimè spesso, ma a causa degli impegni non è facile conciliare: la sua ragazza, il mio lavoro ed il suo lavoro!
    
    Esco dal trenino e lui con me. Lo ammiro in tutta la sua bellezza e ci abbracciamo salutandoci. Giuseppe è sempre un bel vedere. Più passano gli anni e più diventa rozzamente bello!
    
    Indossa ovviamente una camicia bianca che mette in risalto i suoi pettorali gonfi. Dalle braccia si vedono i suoi tatuaggi e sul viso ha una bella barba bruna che ha curato, assieme ai capelli pettinati in modo impeccabile. Indossa un paio di pantaloni color panna. Sono strettissimi, le sue gambe possenti da calciatore mi fanno davvero perdere la testa. In mezzo a quelle cosce giganti, c'è il cazzo che adoro succhiare avidamente, lentamente.. che ogni volta mi disseta con potenti spruzzate di sborra calda!
    
    Ci distacchiamo dalla folla e ci spostiamo verso il bancone per prendere qualcosa da bere.
    
    Lui ordina e lo vedo arrivare con due cocktail in mano. Me ne porge uno e andiamo alle spalle dell'abitazione. Sentivamo le risate della gente, i passi di chi ballava e la musica a palla.
    
    La mia voglia era visibile, così come la sua... Siamo "coperti" per metà dai cespugli... Gli metto una mano sulla patta e lo sento ancora barzotto quindi lentamente gli abbasso la zip, sbottono il pantalone e glielo esco fuori.
    
    Il suo pene era leggermente ricurvo verso il basso e ...
    ... la pelle ricopriva interamente il glande, rimasi qualche istante a fissarlo pregustando ciò che mi attendeva. Dopo essermi ripreso, mi sedetti alla sua destra e afferrai il suo membro con decisione.
    
    Iniziai a masturbarlo lentamente e dopo pochi secondi staccai i miei occhi dai suoi dicendogli “guardati attorno... non resisto”; calai la testa verso il suo pene che la mia mano stringeva con forza; tirai la pelle verso il basso in modo da scoprire interamente il glande e con la punta della lingua accarezzai dalla base della cappella fino alla sommità per poi ridiscendere; sentii chiaramente un sospiro che segnalava il gradimento della sorpresa ricevuta; incoraggiato quindi dalla reazione del mio compagno feci scivolare in bocca metà del suo pene, mentre con la mano tenevo ancora la pelle abbassata e iniziai un lento su e giù e con la lingua percorrevo ogni centimetro della sua asta; iniziai a muovere la mano e con la testa seguivo tale movimento.
    
    Le sensazioni che provavo erano stupende, quel corpo caldo ed eccitato che occupava la mia bocca e che facevo muovere a mio piacimento, i sospiri di piacere di Giuseppe che, nonostante avessi gli occhi chiusi, sapevo mi stesse fissando mentre facevo sparire nella mia bocca il suo pene; tutta questa eccitazione sentivo si trasferiva sul mio buchetto sotto forma di calore e di umori che mi inumidivano liberi da qualunque impedimento.
    
    Intanto continuavo la mia opera e sentivo che Giuseppe era ormai al limite, ogni tanto uscivo il ...