La mia ex suocera e il suo nuovo compagno
Data: 12/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Rot43
... cenno con il capo seguito da un ghigno da vero maiale. Impassibile dell’affanno della sua donna, continuò a rimanere dentro di lei e a scoparla con tenacia. Fernanda continuava a rimanere nella sua posa da baldracca mansueta: inerme, con il culo in aria e in balia dei colpi del suo compagno. Ad un tratto lui venne fuori dalla fica e con irruenza le impose di voltarsi e dopo averle allargato per bene i morbidi seni, le ficcò tra essi il pene, poi prese le mani della donna e gliele portò sulle tette e in maniera energica esclamò: S: - Fammi venire sulle tette, ora! Fernanda senza dire una parola, avvolse il cazzo dell’uomo con i suoi grossi e burrosi seni e iniziò a muovere delicatamente su e giù le tette. Stefano più eccitato di prima ora pretendeva che la sua donna lo fissasse negli occhi mentre eseguiva quell'invidiabile spagnola. Ovviamente lei succube di lui, faceva tutto quello che le veniva ordinato; ma tra quelle mammelle Stefano ebbe ben poco da resistere, infatti dopo pochi secondi emise dei gemiti liberatori mentre flotti di sborra calda inondarono ovunque la nostra donna. Chiaramente soddisfatto, si allontanò per andare a farsi un altro goccio, mentre la sua donna approfittando della tregua si ripuliva e recuperava il fiato. Con lui momentaneamente fuori dai giochi, ne approfittai e presi subito il comando della situazione. Lei era ancora in ginocchio sul pavimento, intenta ad asciugarsi con le mani l’abbondante sborra che le colava dalle tette. Mi avvicinai a ...
... lei e senza alcun preavviso, le posai le mani sul culo e poi tra le cosce e iniziai a sditalinarla; le mie dita scivolarono dentro con facilità. In piedi sulle sue ginocchia, mi diede subito del maiale, ma vedendo che non avevo alcuna intenzione di mollarla, provò a lamentarsi chiedendomi di lasciarla ripulire il seme dal corpo I:- No, ti voglio ora! Vai giù E con rassegnazione si abbassò, rimanendo con le tette insozzate di sborra e assumendo nuovamente la posizione a pecora. Una volta dietro la penetrai con vigore, riprendendo così l’azione precedente del suo uomo che ora, accanto a me, guardava soddisfatto gustandosi il suo drink. Appena il mio membro fu dentro di lei, mi avvolse un gran calore e mi accorsi che la sua vagina era più spaziosa di come la ricordavo evidentemente il maniaco del suo uomo teneva la bagascia giornalmente in allenamento. Mentre la scopavo con foga iniziarono a trasalire dei forti odori di trasudato vaginale, l’interno della sua fessa emanava ora odori intensi che iniziai ad annusare fortemente I: - Sei in calore, eh? Sento i tuoi miasmi trasalire, Mmmmh!! Ormai lei rispondeva solo a monosillabi; era totalmente inarcata in avanti con la schiena, la faccia poggiava in una nicchia che le sue braccia incrociate avevano formato sul parquet di legno. La sua vagina trasbordante di liquido era guadata instancabilmente dal mio cazzo duro. L’odore acre e la vista ravvicinata dei segni delle mani che il suo uomo le aveva lasciato sulle natiche, me lo fecero ...