1. Diario di un'infedele - Capitolo 1


    Data: 13/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Sinfedele

    ... io, sapevo di avere l'intera mattinata per agire indisturbata. Lei uscì intorno alle 9 e io entrai subito in azione, indossai una canottiera bianca senza sotto il reggiseno e un paio di cortissimi pantaloncini da running rosa e di soppiato andai in cucina. Rimasi lì in attesa per un po' e non appena sentii aprirsi la porta della camera di Anna, mi misi davanti al frigorifero piegata in avanti, l'idea era quella di farmi trovare proprio in quella posizione con il sedere (il mio lato migliore) in bella vista. Funzionò! Come sentii la sua presenza all'ingresso della cucina mi voltai e lo salutai, l'espressione del suo viso diceva più di mille parole, era visibilmente imbarazzato e cercava palesemente di far vedere che non me lo stesse guardando. Quando poi mi rialzai e mi misi di fronte a lui, il suo imbarazzo fu ancora maggiore alla vista delle mie tettine (ahimè ho una seconda scarsa!) in bella vista sotto la canottiera, tanto che diventò tutto rosso in viso. Figuariamoci! In questo genere di situazioni ci sguazzo, amo provocare e più percepisco imbarazzo dall'altra parte, più mi diverto. La nostra colazione non saprei se definirla comica o surreale, io mezza nuda che parlavo e parlavo e parlavo come se niente fosse, lui che ogni tanto annuiva tenendo sempre gli occhi bassi in palese difficoltà. Finita la colazione gli lasciai un attimo di respiro, ma poi tornai alla carica con la seconda parte del piano. Bussai alla camera di Anna e, fingendo un guasto alla tv (in realtà ...
    ... avevo solamente cambiato uscita tv mettendo su lettore dvd...o forse videoregistratore) gli chiesi se poteva darmi una mano. Arrivati nella mia camera il povero Marco si trovò davanti ad una collezione di perizomi sparsi sul letto ma non è finita qui, mentre armeggiava sudando con il telecomando infatti, aprii il cassetto della scrivania con la scusa di prendere un pacchetto di sigarette, assicurandomi che il vibratore fosse in bella vista. Lui ovviamente lo vide con la coda dell'occhio e arrossì nuovamente, poi dopo aver individuato con fatica il problema (ci impiegò una vita dato che in realtà era una cazzata), fece per andarsene ma non senza che prima lo ringraziassi e gli facessi notare quanto fosse fortunata Anna. Avevo fatto centro! Durante il resto del weekend, Marco era visibilmente a disagio con Anna in mia presenza, cercava di starle meno incollato del solito davanti a me e si vedeva lontano un miglio che cercava di evitare di trovarsi con me e lei contemporaneamente. Il fidanzato perfetto, dimostrò di non essere tale poco tempo dopo. Quel weekend ero a casa da sola perchè Anna era tornata a Varese. Il venerdì sera ero in un locale con una compagna di università, quando ricevetti un sms da Marco. Senza nemmeno averlo letto avevo già intuito di cosa si trattava e ne ebbi conferma pochi istanti più tardi quando lo lessi...recitava una cosa del tipo "Ehi come stai? Pensi di riuscire a farcela a dormire da sola stanotte, senza un uomo che protegge la casa?". Mamma mia, ...
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