1. Io, valeria


    Data: 15/02/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: espertomaster

    E' arrivato il momento. Sono pronta. Tremo come una bambina al suo primo giorno di scuola. Pino mi ama tantissimo. E' uno dei mariti più deliziosi e comprensivi. Mi accontenta in tutto. Peccato che non riesca a starmi dietro, a dominarmi, a domare la mia sfrenata voglia. Non sono mai paga, lui lo sa, ma non riesce a reggere il mio ritmo, non è capace di saziare la sete delle mie Labbra. E' un peccato ma lo amo lo stesso, perché si è sempre preso cura di me.
    
    Ecco, Pino adora questo rossetto sulle labbra. Piacerò? Pino mi vuole seducente. 46 anni, eppure mi sento dentro il fuoco di una ragazzina, reggerei qualunque confronto e so come queste mie lunghe e magre gambe attirino l'attenzione degli uomini, lo sento da come le fissano, sento i loro membri gonfiarsi dentro i pantaloni e mi basta fissarli con malizia, che inondano di caldo nettare le loro mutande.
    
    Ah, mi eccita essere al centro degli uomini! Pino ormai si è abituato. Comincia a invogliarmi lui a non perdere queste occasioni.
    
    Sto iniziando a bagnarmi. Dobbiamo ancora andare e sento già il mio soffio di slip intriso di desiderio. Con Pino sono andata a scegliere le calze, io guardavo le confezioni finché lui non annuiva compiaciuto. Calze autoreggenti molto trasparenti e leggere, piacevoli al tatto al punto da dare quasi l’impressione di non portarle. Impazzisce per le mie gambe nude o invisibilmente velate. Ricordo ancora quando mi corteggiava e come allungava le mani sotto la gonna per soffermarsi sul ...
    ... reggicalze. Allora non me lo diceva, ma penso che venisse al solo contatto con le mie gambe inguainate in quelle calze di seta. Ah, se avesse più pazienza, se trasferisse la sua mente in mezzo alle gambe, sfamerebbe la mia inarrestabile fame di cazzi grossi e ben dotati, sempre eretti da riempire ogni mia perversa sensazione.
    
    Il reggiseno l'ho scelto io. A balconcino, bianco, nascosto sotto una camicetta, pure essa bianca, da sbottonarsi rapidamente. Ho sempre pensato che il seno aumenti l’immaginario erotico degli uomini. Quando Pino mi prende in macchina, non so, mi piace sbottonare la camicetta, offrire i miei seni a degli immaginari spettatori, maniaci che forse spiano Pino che li tocca, ne succhia i capezzoli come un bambino affamato, e io mi sento tanto troia dentro e spero sempre che sappia appagare la foga delle mie sensazioni e fottermi come una cagna in calore. Ma Pino non riesce a domarle, allora amo prendere tra le mani il suo sesso, appoggiarci le mie labbra per baciarlo, con passione, pulirlo dei miei umori con la lingua e poi farmelo sparire in bocca, sino a quando il suo nettare non inonda i miei seni, immaginando che altri uccellacci vogliano sborrarci sopra, mentre solo a quello più degno spalancherei il mio Nido e lo accoglierei nel grande caldo, con Pino che lo incita a far godere la cagna che sono.
    
    Sei pronta?, sento la voce di Pino che mi chiama dal soggiorno. Lui deve avere addosso una particolare febbre e io devo essere una pazza ad accettare tutto ...
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