Io, valeria
Data: 15/02/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: espertomaster
... questo! Mi spazzolo i capelli. Mi specchio. Eccomi là, che troia che mi sento adesso! Provo la stessa sensazione di quella volta di Marco, delle sue pressanti insistenze ad avermi, di come mi desiderava, il suo sguardo mi faceva provare brividi particolari, e io cedetti alle sue lusinghe, accettai di salire nel suo appartamento, un solo momento mi dicevo, il tempo di un aperitivo, un breve momento e poi ritornare da Pino, ma quel momento durò tre ore. Ah, che incontro intenso, come Marco è riuscito a coinvolgermi in un sottile gioco erotico, come si è goduto ogni centimetro di me, da tempo non mi sentivo così presa da qualcuno, con Marco riassaporavo i piaceri del sesso, prolungati per attimi infinitesimali, così ben dotato, quel suo fallo che la mia bocca, la mia vulva, il mio seno desideravano come non mai, tanto da farmi sbattere alla pecorina per ben due volte, e quel suo fallo mi fotteva a lungo, mi faceva sentire tanto troia, Marco mi scopava in bocca, tra i seni e poi di nuovo in passera, io sentivo la sua maschilinità in ogni mia piega, il desiderio di essere la sua cagna, ero persa tra il suo fallo, non doveva avere pietà di me, mi riempiva come Pino ormai non sa più fare, mi scopava con virilità, il mio corpo profumava della sborra che lui mi stava schizzando dappertutto, ogni parte di me gli apparteneva.
Mi sistemo il trucco. Mi pare di sentire ...
... ancora la sborra di Marco sul viso e sul collo, ero corsa in bagno a pulirmi, mi ero chinata sul lavandino, e lui mi aveva seguito, con quel fallo sempre eretto, mai stanco, sempre desideroso di me, avevo fatto finta di non notarlo, ma lui si era avvicinato a me, sentivo che stava insidiando il buco dell'ano accostando la cappella, mi girai, lo guardai in viso, un barlume di passione parve prenderci tutti e due, Marco spinse dentro il buco, la cappella iniziava a dilatare il mio culo, provai una sgradevole sensazione, stavo per urlare di smetterla, forse era meglio lasciarlo vergine se occorreva soffrire così, ah!, gemetti, in un attimo il suo fallo era sprofondato dentro, il mio culo si era spalancato a quell'enormità, Marco mi stava inculando, sì, sentivo il suo fallo che sprofondava nel mio culo, man mano che mi faceva il culo, la sensazione iniziale mutava, ora ero io a supplicare di aumentare la foga, di incularmi, il mio culo era il premio per come era riuscito a farmi sentire troia, Marco spingeva, mi fotteva, me lo stava rompendo tutto, sino a sborrarmi dentro, a sentire la sborra scivolare e riempire il mio culo.
La voglia ora è grande. Il ricordo ancora caldo di Marco mi sta dando la carica giusta. Pino ora sarà felice di me. Mi mostrerà soddisfatto. Mi sono preparata come lui ha chiesto, ho curato ogni particolare di me. Ecco, ora sono pronta.
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