1. La rinascita - parte 1 (storia parallela al racconto sesso e potere)


    Data: 16/02/2018, Categorie: Tradimenti Autore: xxpedroxx

    OGNI RIFERIMENTO A COSE E PERSONE E' PURAMENTE CASUALE
    
    Mi chiamo Rosa, ho 47 anni e sono la moglie nonché la socia in affari di mio marito Gaetano.
    
    La nostra è una piccola-media impresa edile della provincia di Torino, in vent’anni di attività siamo arrivati ad essere una realtà conosciuta, oggi abbiamo una trentina di dipendenti ed al contrario di tutti i nostri concorrenti il nostro fatturato cresce di anno in anno.
    
    Ricordo ancora gli inizi quando Gaetano lavorava con le proprie mani ed io avevo creato una piccola postazione di lavoro nello sgabuzzino di casa dove, oltre a badare ai nostri due figli, tenevo la contabilità dell’azienda e rispondevo alle richieste di preventivo; ne avevamo fatta tanta di strada io e mio marito, tutto era sempre e solo stato frutto delle nostre forze, oggi abitiamo in una casa indipendente sulle colline del torinese, i nostri figli sono diventati grandi e lavorano con noi in azienda.
    
    Inoltre da quando Lena, la nostra figlia più piccola, aveva preso il diploma di ragioneria ed era diventata autonoma nel gestire la contabilità dell’azienda, io mi ero sempre più defilata, la mia presenza in ufficio era andata via via diminuendo, per lo più presenziavo solo ad incontri dove era necessaria la mia persona in quanto avente procura da parte dell’amministratore delegato, mio marito Gaetano, che spesso per i tanti impegni non poteva occuparsi di determinate cose quali firmare contratti, rispondere alle richieste di approvazione da parte ...
    ... delle banche sui vari fidi emessi e così via.
    
    La nostra vita privata è simile a quella di tante coppie che dopo 25 anni di matrimonio si ritrovano senza argomenti e senza passione, Gaetano è stato l’unico uomo della mia vita, ci siamo sposati giovanissimi ed io sono diventata presto mamma, lavorando insieme le tensioni fra noi erano amplificate, spesso abbiamo raggiunto momenti critici per i quali abbiamo valutato la possibilità di separarci, ma poi, visti i figli e visti gli interessi economici di entrambi, abbiamo optato per rimanere insieme accettando, soprattutto da parte mia, i compromessi del caso.
    
    Tra i vari compromessi c’era Sonia, la segretaria ed aiuto contabile dell’azienda, una donna sposata, dieci anni più giovane di me, che mio marito amava sbattersi senza preoccuparsi troppo di tenere la cosa celata ai miei occhi, di tanto in tanto uscivano dall’ufficio insieme con la scusa di recarsi da qualche cliente per la chiusura di qualche contabilità, ed io come una cretina facevo finta di bermela, consapevole del fatto che avrebbero passato qualche ora in qualche motel a scopare.
    
    Ad essere sincera quel che più mi pesava non erano tanto le corna, ormai l’amore fra noi era finito, quanto più lo smacco che la cosa fosse così sfacciata e che io passassi agli occhi degli altri dipendenti come una deficiente … deficiente un cazzo! Se solo avessi pensato di lasciare Gaetano avrei richiesto la fuoriuscita dall’azienda e la riscossione del mio 49% di quote, l’Azienda ne ...
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