Suocera mancata
Data: 16/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: rococo
Una mattina come tante entro nel minimarket sotto casa a comprare un po� di latticini, e chi mi trovo davanti? Rosetta, una signora sulla cinquantina che non vedevo da piu� di un anno. Rosetta ed io ci conoscevamo molto bene. Per alcuni anni sono stato fidanzato con sua figlia Barbara. Poi la storia si è spenta e giorno dopo giorno e, per quanto abitassimo nello stesso quartiere, abbiamo smarrito reciprocamente le nostre tracce.Ci siamo salutati con molto calore. Del resto negli anni trascorsi io e Rosetta eravamo molto legati affettivamente. Durante il mio fidanzamento, per via del fatto che vivevo da solo e frequentavo piuttosto spesso la sua casa, ero diventato per Rosetta come un altro figlio.Le ho chiesto subito della figlia, mi rispose che Barbara ormai si era trasferita nella città dove viveva la sorella maggiore Francesca e si era fidanzata con un giovanotto del luogo, presto si sarebbe sposata. Le chiesi allora di come se la passasse lei, di quello che faceva. Mi ha detto che, oltre al marito Giovanni, le era rimasto in casa solo l�ultimo figlio, Giorgino, che si apprestava ad affrontare la maturità, e quindi molto presto l�avrebbe lasciata anche lui.Per parlare un po� più tranquillamente l�ho invitata a prendere un caffè al bar di fronte. Al tavolino del bar ha cominciato a raccontarmi le ultime vicende familiari, mi ha parlato delle figlie e dei nipoti, ma non ha mancato di manifestare tutta la sua insofferenza verso il marito. Sapevo che da tempo non lo ...
... sopportava; non gli aveva mai perdonato le corna che le aveva messo in passato tradendola addirittura con la sua migliore amica; ma soprattutto era delusa e frustrata per la precoce inappetenza sessuale di Giovanni che, all�età di 60 anni, aveva praticamente abdicato ad ogni attività a letto. Non erano cose nuove per me, ma mi sorprendeva la schiettezza confidenziale con cui lei me ne parlava.Il tempo tra un caffè ed una sigaretta è trascorso veloce. Ci siamo congedati, lei mi ha detto che le aveva fatto molto piacere fare due chiacchiere con me ed ha insistito perché, alla prima occasione, passassi da lei a prendere un caffè. Le ho promesso che me ne sarei ricordato e ci siamo salutati.Tornato a casa ho cominciato a riflettere su quello strano incontro. La prima cosa che ho pensato è che Rosetta, nonostante l�età non più giovanissima, era ancora decisamente una donna interessante, abbastanza appetitosa. Non molto alta, un po� in carne, ma ancora soda, soprattutto con un seno generoso e tondeggiante, tratto distintivo che l�accomunava molto alla mia ex fidanzata.Quell�incontro casuale mi aveva trasportato indietro di qualche anno, improvvisamente mi accorgevo di sentire verso quella donna un senso di attrazione diverso dal sentimento quasi filiale che avevo nutrito negli anni precedenti.Ho lasciato passare qualche settimana finchè una mattina mi sono deciso a farle visita. Potevano essere le 9.45, ho suonato il campanello. Il cuore mi batteva forte. Non rispondeva nessuno, ...