Suocera mancata
Data: 16/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: rococo
... buca, ma non mi rassegnavo. Era tardi, ma ho digitato compulsivamente un sms e gliel�ho inviato:�Ti ho cercata al Liscio dancing. Senza successo. Posso passare domani per il caffè?�Dopo pochi minuti mi è tornato il suo sms di risposta:�Mi spiace, siamo andate al cinema. Domani sono fuori casa fino alle 17. Buonanotte.�Alle 17.30 puntualissimo ho suonato il campanello di casa sua. Lei mi ha aperto senza neppure chiedere chi fosse. Mi aspettava. Vista l�ora abbiamo convenuto che, forse, uno spumantino era più adatto del caffè.Mi ha espresso nuovamente il suo rammarico per la mia puntata a vuoto al dancing, ma si vedeva che era contenta della prova di attenzione da parte mia.Tra una sigaretta e l�altra, ci siamo scolati la bottiglia di prosecco. Alla fine eravamo entrambi un po� più sciolti. Forse grazie all�effetto del prosecco le ho detto che mi sarebbe tanto piaciuto passare la serata in sua compagnia, magari andando a cena insieme.�Al ristorante no�, ha puntualizzato subito lei, �daremmo troppo nell�occhio � se non avessi tra i piedi quel buono a nulla di mio marito, ti preparerei io una bella cenetta qui �.�Mi ero lanciato in una proposta un po� ardita, ma, visto che l�idea non le dispiaceva, l�ho subito riformulata:�Potrei invitarti da me �. Certo, è un modesto bilocale ed è tutto in disordine �. Ma passo un attimo dal cinese e la cena la porto su bella e pronta��E� scoppiata in una risata e mi ha fatto una piccola carezza sulle guance:�Che carino che sei!.... la tua ...
... gentilezza mi commuove �. non vorrei deluderti, ma devo trovare una buona scusa per uscire anche stasera � uuhhmmmm, fammici pensare�.�Non le ho dato il tempo di ripensarci, sono balzato in piedi, le ho dato un bacio sulla guancia e mi sono diretto verso la porta d�uscita, dicendole ad alta voce:�Tu vedi come fare �. Io ti aspetto a casa per le 20.�Sono volato via col cuore in subbuglio. Ho fatto un po� di pulizie, ho messo in ordine al meglio possibile la mia mansarda, mi sono fatto una doccia. Alle 19.30 sono sceso dal cinese e gli ho ordinato una cena da asporto. Poi sono risalito a casa e mi sono sforzato di creare un�atmosfera di intimità con le luci soffuse e con un po� di musica new age in sottofondo.Alle 20.15 è arrivata Rosetta. Al citofono le ho detto di salire all�ultimo piano. Quando ha fatto ingresso nel mio bilocale le ho fatto un inchino galante e le ho fatto omaggio di un mazzo di rose.�Ohibò!�, ha esclamato lei con aria frizzante, �tanta galanteria non l�ho mai ricevuta da un uomo!�Mi ha abbracciato e baciato sulla guancia. Ho ricambiato e l�ho trattenuta stretta a me quei pochi secondi necessari per sentire la morbida volumetria del suo corpo.Rosetta si era messa su in maniera straordinaria. Truccata e improfumata in maniera sobria ma ben percepibile, indossava un vestito nero sotto il quale si intravedeva un tanga nero i cui pizzi venivano messi in risalto ogni qualvolta doveva piegarsi. Dal decolté tracimavano due grosse bocce che minacciavano di esplodere da ...